8 settembre 2021

Estensione green pass nei luoghi di lavoro: il governo lavora al decreto

L’adozione di apposite misure preventive e protettive consente di raggiungere le condizioni ideali di salute, sicurezza e benessere dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Il tema, attualmente, è fortemente dibattuto soprattutto in seguito allo scoppio della pandemia.
Fin da tempi non molto recenti, con le Pandemie che si sono susseguite negli anni, il vaccino era considerato lo strumento “necessario” per la sconfitta delle malattie. Ad oggi, oltre alla necessità, anche l’obbligatorietà spaventa e costituisce uno dei temi più dibattuti.

La messa in sicurezza dei luoghi in cui si svolge l’attività lavorativa rappresenta una necessità per il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. In particolare, in questa fase storica, la Confederazione generale dell’industria italiana è sempre stata d’accordo con l’obbligo vaccinale, ritenendo il green pass l’unico strumento che possa consentire ai lavoratori di svolgere le proprie prestazioni professionali in modo ottimale sia in ambito pubblico che privato.

In merito, il Governo è in attività di discussione sul dl green pass, che potrebbe estendere la certificazione verde in entrambi gli ambiti, partendo dai settori in cui è già richiesto ai clienti fino alla Pubblica Amministrazione. Il decreto potrebbe giungere in Consiglio di amministrazione già nella settimana corrente.

Si ricorda che la certificazione verde COVID-19 dovrà attestare di aver fatto almeno una dose di vaccino oppure esser risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti oppure, di esser guariti dall’infezione nei sei mesi precedenti. Attualmente, è richiesta in Italia per:
  • partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose;
  • accedere a residenze sanitarie assistenziali e per spostarsi in entrata e uscita dai territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”;
  • per accedere ai seguenti servizi e attività: ristorazione, spettacoli, musei, piscine, palestre e centri benessere, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali sociali e ricreativi, sale gioco e scommesse e, concorsi pubblici;
  • per utilizzare i seguenti mezzi di trasporto: aerei adibiti a servizi di trasporto di persone, navi e traghetti (ad esclusione di quelli adibiti allo stretto di Messina), treni di tipo Inter City, Inter City notte e alta velocità, autobus adibiti al trasporto di persone e quelli adibiti a servizi di noleggio con conducente (ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale).

Dal 1° settembre e fino al 31 dicembre 2021, inoltre, devono possedere e sono tenuti ad esibire certificazione verde:
  • il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione;
  • il personale e gli studenti universitari.

Una questione che rimane ancora aperta è quella relativa al costo dei tamponi, che secondo il presidente di Confindustria non può assolutamente esser a carico delle imprese che in questi quasi due anni di Covid-19 hanno effettuato investimenti non di poco conto per la messa in sicurezza dei propri luoghi di lavoro.
Un tema così importante deve esser affrontato per trovare delle soluzioni che possano esser benefiche per tutti. In merito ai tamponi, l’esecutivo sembra aver ipotizzato il rimborso solo ai lavoratori esentati dal vaccino per motivi sanitari.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy