Secondo un rapporto sul consumo di sigarette di contrabbando, realizzato dalla “KPMG” con il contributo di “Philip Morris International”, in Europa lo scorso anno il consumo di sigarette illecite è cresciuto per la prima volta dal 2011 di 0,8 miliardi, causando un mancato gettito erariale nel vecchio continente pari a circa 8,5 miliardi di euro.
Francia e in Grecia, con il 23 e il 22%, sono i due paesi europei in cui il fenomeno è più evidente, mentre in Italia –merito del lavoro capillare e sinergico di forze dell’ordine, agenzia delle dogane e Monopoli - si limita al 3,4%, restando al di sotto della media UE del 7,8%.
Nel nostro Paese, dove le zone più interessate dal fenomeno si confermano il Friuli-Venezia Giulia e la Campania, il mancato gettito si ferma a 400 milioni di euro, 68 in meno del 2019.
“È fondamentale proteggere i consumatori dai prodotti contraffatti. Per questo, è necessario continuare a premiare l’approccio sinergico tra pubblico e privato per affrontare e sradicare il commercio illecito in Europa e oltre – conclude Alvise Giustiniani, Vicepresidente Prevenzione Commercio Illecito per Philip Morris International – l’eliminazione del commercio illecito è particolarmente importante nella trasformazione della nostra azienda verso un futuro senza fumo. Tra le iniziative a contrasto del fenomeno, recentemente abbiamo aperto il terzo round di “Pmi Impact”, un’iniziativa di Philip Morris International volta a finanziare progetti e soluzioni innovative contro le minacce derivanti dal commercio illecito. I dati positivi per l’Italia impongono un ringraziamento verso le forze dell’ordine e alle Istituzioni per lo sforzo e l’impegno profusi a tutela dei consumatori, delle entrate pubbliche e del mercato”.
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