24 giugno 2021

I Lloyd’s di Londra si uniscono al principe Carlo in difesa del clima

Taskforce, che comprende numerose grandi compagnie assicurative, prevede di espandere la copertura di progetti green e aiutare i paesi che affrontano rischi estremi

Autore: Antonio Gigliotti
Gli amministratori delegati dei più grandi gruppi assicurativi del Regno Unito hanno deciso di unire le forze con Charles, il Principe di Galles, per lanciare una taskforce che affronti di petto la crisi climatica. Il piano, chiamato “Sustainable Market Initiative Insurance Taskforce”, comprende i vertici di 17 grandi compagnie tra cui “Legal & General”, “Allianz”, “Hiscox” e “Axa”, e si impegna a sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, allargando la copertura assicurativa per progetti come i parchi eolici, e fornendo una migliore copertura contro i disastri nei paesi che affrontano danni e rischi causati dal riscaldamento globale.

“Il cambiamento climatico sta già avendo un impatto devastante, è chiaramente visibile negli incendi in California come nelle siccità persistenti in Australia - ha commentato Bruce Carnegie-Brown, il presidente dei Lloyd’s di Londra e nominato presidente anche della task force – lo notiamo dalla crescente domanda per questo genere di coperture assicurative”.

Numerose compagnie hanno iniziato ad offrire polizze assicurative più rispettose del clima, ma manca il coordinamento del settore: “Lo sforzo che il principe Carlo sta facendo è di aiutarci a riunire e galvanizzare la risposta”.
Il lancio della task force si è impreziosito di una visita di Carlo in persona alla sede dei Lloyd’s, a One Lime Street, dove il gruppo si è riunito in queste ore per il secondo incontro.

La squadra, che il principe ha riunito per la prima volta a febbraio, sta portando avanti i piani per espandere la copertura assicurativa per l’idrogeno e l’energia nucleare, con l’aggiunta anche di nuove voci nelle polizze assicurative sulla casa destinate a chi dovesse perdere la propria abitazione a causa di eventi naturali.

Carnegie-Brown ha avvertito che, se il settore assicurativo non agirà rapidamente, sarà necessario intraprendere azioni ancora più drastiche per raggiungere gli obiettivi globali di zero emissioni di carbonio entro il 2050. Questo potrebbe significare togliere la copertura alle aziende ad alta emissione di carbonio che non riescono a passare a modelli di business più sostenibili.

Con la campagna “Unfriend Coal”, le compagnie assicurative statunitensi ed europee - il secondo più grande gruppo di investitori istituzionali dopo i fondi pensione, con circa 30 miliardi di dollari in attività - hanno investito quasi 600 miliardi di dollari in combustibili fossili. Da parte loro, Lloyd’s di Londra si sono impegnati a fermare le coperture assicurative per il carbone e i progetti energetici artici entro il gennaio 2022, ritirandosi del tutto dal business entro il 2030. “Siamo solo un’industria tra le tante, ma tutti dobbiamo fare la nostra parte per proteggere il pianeta da uno straordinario rischio sistemico”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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