9 luglio 2021

L’ottima salute del biotech Made in Italy

Oltre 700 imprese, 13mila dipendenti, 11 miliardi di fatturato: la fotografia scattata dal report annuale di “Federchimica Assobiontech” mostra un trend in forte crescita

Autore: Antonio Gigliotti
“BioinItaly Report”, il rapporto annuale realizzato da “Federchimica Assobiontech” ed “Enea”, offre un quadro confortante della realtà biotecnologica italiana, dove nel 2019 oltre 700 imprese hanno fatturato 11 miliardi di euro, con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente, investendo 1,8 miliardi in ricerca e sviluppo, ma soprattutto dando lavoro a 13mila persone. Un dato reso ancora più significativo da un dettaglio: appena il 9% del fatturato – anche se rappresenta la fetta più grande - si riferisce a grandi aziende con più di 250 dipendenti, mentre per l’80% si tratta di startup innovative, animate da un minimo di 10 ad un massimo di 50 persone, che contribuiscono in modo significativo all’espansione del settore biotecnologico italiano.

Realtà “bonsai” - attive soprattutto fra Lombardia, Lazio e Toscana – ma comunque capaci di investire con forza nel settore ricerca e sviluppo, una spesa che fra il 2014 ed il 2019 è cresciuta del 46,7%, molto più di quella registrata dal comparto industriale italiano. Fra i settori prevalgono le applicazioni per l’industria e l’ambiente, l’agricoltura e la zootecnia, che hanno raggiunto quote pari – rispettivamente - al 19 ed i 7%.

Una crescita costante e continua che – caso rarissimo - non ha neanche subito il contraccolpo della pandemia, che al contrario ha fortemente penalizzato i settori tradizionali. Anche se all’appello mancano ancora i dati definitivi del 2020, secondo un sondaggio realizzato nei due mesi scorsi da Federchimica Assobiotec il 70% delle aziende interpellate ha dichiarato un fatturato rimasto pressoché inalterato. Merito della dimensione “light” ma anche della forte vocazione all’export, che nel momento peggiore del lockdown si è trasformato in uno strumento utile per contenere le perdite.

“Il Rapporto Assobiotec-ENEA conferma il trend di cambiamento strutturale in corso nel settore, con la progressiva crescita delle applicazioni biotecnologiche per l’industria, l’ambiente, l’agricoltura e la zootecnia – conferma Gaetano Coletta, responsabile Servizio Offerta e Valorizzazione Servizi di Innovazione dell’ENEA - una dinamica, questa, strettamente legata ai processi innovativi volti ad una maggiore sostenibilità ambientale che stanno caratterizzando molti comparti industriali, non di rado ‘tradizionali’, e per i quali il contributo delle biotecnologie è spesso cruciale”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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