Le scelte di Draghi in merito al certificato verde, soprattutto quella di renderlo obbligatorio nei luoghi di lavoro, hanno avuto molteplici conseguenze politiche. In merito, i governatori leghisti del Nord, nonostante le controversie di Salvini, si dicono favorevoli. La linea adottata dal Presidente del Consiglio, però, non è stata definitiva fin da subito, tuttavia con il decreto in arrivo nella giornata di domani, sarà presa una decisione definitiva sull’estensione del green pass nei luoghi di lavoro, sia del settore privato che della Pubblica amministrazione.
D’altra parte, procede a ritmo spedito sul provvedimento per assestare l’incremento delle bollette.
Per quanto riguarda il decreto legge sulla concorrenza, invece, Draghi non si sbilancia e aspetta i risultati delle comunali, a metà ottobre, per far fronte alle contrarietà dei vari partiti. Tale testo rivaluterà vari interessi, tra cui le concessioni balneari, che rappresentano una fonte di guadagno per i privati ma non per lo Stato.
Procede a rilento anche il dossier sul fisco, che dovrebbe essere affrontato nel mese di ottobre, in modo da fondare la riforma nella sessione di bilancio. L’attenzione si focalizza anche sul taglio dell’Irap e dell’Irpef sui redditi medio-bassi, temi caldi in un clima pre-elettorale e che saranno, dunque, affrontati in seguito al voto.
In conclusione, è interessante evidenziare come il fatto che il governo lavori su un provvedimento di spesa sul taglio delle tasse e che eventualmente, tali risorse non saranno utilizzate, esclusivamente, per migliorare i parametri di finanza pubblica, sottolinea che Draghi ha intenzione di dare alla sua premiership un tratto non solo tecnico.
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