Presente al Simposio sulla Riforma Fiscale organizzato dal Centro Studi Fiscal Focus ieri pomeriggio, il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, Eugenio Massetti, sottolinea che la riforma fiscale prevederebbe l’abolizione dell’IRAP, ma il rischio è che nell’abolire l’IRAP arrivino altre tasse con un altra sigla per garantire la copertura economica”.
È questo uno degli incisi maggiormente significativi del presidente Eugenio Massetti insieme alla richiesta che "la politica dovrebbe garantire più sostegno ai settori che hanno la possibilità di trainare posti di lavoro come l’edilizia e il manifatturiero”.
Per il dott. Antonio Gigliotti, direttore del centro studi Fiscal Focus ed organizzatore dell'evento, è invece "inutile tentare di riformare i macrosistemi senza essere prima capaci di risolvere le questioni semplici”.
“La vera riforma – continua Gigliotti - va fatta all’interno dell’amministrazione pubblica per fare in modo che le imprese vengano messe nella condizione unica di lavorare senza dover sprecare tempo e soldi per capire cosa devo pagare e quanto devo pagare”.
In Italia, secondo Gigliotti, per le imprese manca la certezza del diritto, ovvero “una volta che sai quello che devi pagare e quando lo devi pagare arriva una norma – spesse volte all’ultimo minuto - che cambia la scadenza”.
In merito alla semplificazione, anch’essa prevista dalla riforma fiscale, il direttore del Centro Studi Fiscal Focus ricorda che “l’Agenzia delle Entrate ha prodotto solo poche settimane fa una circolare di 500 pagine per spiegare come compilare la dichiarazione fai da te”.
Al Simposio sulla riforma fiscale ha partecipato anche il membro della commissione finanze e responsabile imprese di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, che torna a ribadire la necessità di elevare a rango costituzionale lo Statuto del contribuente: "O si afferma in Costituzione che il contribuente può fidarsi dello Stato oppure dobbiamo dire con chiarezza che lo Stato dice una cosa e ne fa un'altra".
"Tutte le volte che leggiamo la parola semplificazione pensiamo che sia semplificazione per i cittadini - continua Bignami - ma spesso e volentieri è semplificazione per le burocrazie che scaricano sui professionisti, sui cittadini, sulle imprese e sugli artigiani quei passaggi che la burocrazia non ha più intenzione di fare. In Italia quando lo Stato si accorge del cittadino è una via di mezzo tra una sciagura e una sventura. Se lo Stato si accorge di qualcuno, normalmente è per chiedergli soldi, accertamenti, verifiche, rilevare sanzioni..."
Per quanto riguarda la riforma fiscale, per il Responsabile imprese e mondi produttivi di Fratelli d'Italia, "il rischio è che ci sia un incremento della pressione fiscale".
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