16 giugno 2021

UE: emissione del primo Recovery bond

La Commissione europea ha concluso il collocamento di 20 miliardi di E-bond, destinati a finanziare la ripresa economica dell’Eurozona. Tale vendita, rappresenta una delle più attese degli ultimi anni, in virtù dell’enorme quantità di debito che l’Ue intende emettere nei prossimi anni.

Prima dello scoppio della pandemia, tale manovra finanziaria sarebbe stata complicata da attuare, in quanto molti Stati avrebbero manifestato il proprio dissenso. La situazione straordinaria legata al Covid, tuttavia, ha semplificato tale collocamento.

Nel dettaglio, la prima quota di E-bond per raccogliere risorse da destinare al NextGenerationEu è terminata nella mattinata di ieri, con un’obbligazione a 10 anni, definita dalla Commissione.
Bnp, DZ Bank, HSBC, Morgan Stanley, Imi-Intesa Sanpaolo i primary dealer con mandato dall’UE, hanno raccolto, complessivamente, 142 miliardi di euro di ordini, quota leggermente inferiore, rispetto a quella dello scorso anno, per un social bond UE.

Le banche hanno sottolineato la relativa convenienza dell’obbligazione, nel momento in cui l’UE, ha mostrato i registri degli ordini, dai quali si evince un prezzo fissato a due punti base al di sotto dei midswap.

L’idea del programma NextGenerationEU rappresenta un vantaggio per i costi di prestito in tutta la Regione, poiché riduce il premio affrontato da emittenti di debito più rischiosi, quali l’Italia e la Grecia. Inoltre, entro la fine del mese di luglio, si prospettano altre 2 vendite, tant’è che i primi green bond, potrebbero essere stanziati a partire dai mesi autunnali.

D’altra parte, l’UE stima di emettere delle obbligazioni attraverso delle aste e di vendere titoli a breve scadenza, in modo da diventare un emittente di debito effettivo. In conclusione, si sottolinea, come con il primo Recovery bond europeo, si avvii il finanziamento della ripresa. Le prime quote del NextGenerationEu dovrebbero essere stanziate a luglio, di cui 25 miliardi all’Italia.
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