Secondo alcune fonti ben informate, la “United Airlines”, compagnia aerea statunitense, quarta al mondo per numero di passeggeri e terza per dimensioni della flotta, starebbe lavorando agli ultimi ritocchi di un massiccio ordine per nuovi velivoli, per un investimento pari a 30 miliardi di dollari. Il maxi ordine includerebbe 200 Boeing 737 MAX e circa 70 Airbus A321neo.
Un accordo dal valore - per adesso teorico - di 33 miliardi di dollari, almeno seguendo i prezzi di listino più recenti, anche se le compagnie aeree per consuetudine pagano meno della metà del prezzo in caso di accordi di queste dimensioni.
La United, così come la Boeing e la Airbus hanno evitato di commentare la fuga di notizia, rimandando l’annuncio ad un incontro con gli investitori previsto per domani. Secondo gli analisti, si tratta di ore di trattative complesse in cui i numeri possono cambiare, e anche di molto.
Ma se confermato, si tratterebbe del più grande affare da quando la pandemia ha colpito il settore dell’aviazione civile, azzoppando tanto il traffico aereo quanto i bilanci delle compagnie, come dimostrato dalla recente disdetta di oltre 100 Boeing MAX comunicato dalla “Southwest Airlines”.
Eppure, malgrado le dimensioni “monster”, l’accordo non risolverebbe una situazione strategica di stallo che vede la Airbus dominare il mercato dei jet a corridoio singolo, a discapito della Boeing, che continua a puntare sul tanto discusso MAX 8, finito al centro di accuse e polemiche per via di due incidenti aerei, il volo Lion Air 610 del 29 ottobre 2018 e l’Ethiopian AIrilines 302, precipitato il 10 marzo 2019, entrambi a causa di un malfunzionamento del MACS (Maneuvering Characteristics Augmentation System), un sistema di controllo automatico.
La United Airlines è considerata uno degli acquirenti più influenti dell’industria aeronautica, i cui enormi acquisti sono addirittura in grado di dettare la strada al mondo dell’aviazione civile per decenni.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata