12 giugno 2021

Potrebbe interessarti anche:

Quotidiano
10 febbraio 2024

Buona vita, Ale

Leggi l'articolo
Quotidiano
2 dicembre 2023

Genio incompreso

Leggi l'articolo
Quotidiano
16 marzo 2024

Il concorso

Leggi l'articolo
Quotidiano
15 luglio 2023

Genitori giudici

Leggi l'articolo
12 giugno 2021

Vento di libertà

Autore: Ester Annetta
Marianna ha vinto la sua prima battaglia (cfr. “Chiedo per un’amica” in Fiscal Focus del 27 marzo 2021). Un coscienzioso giudice del lavoro ha riconosciuto la fondatezza del suo ricorso e l’ha reintegrata nel suo contratto. Un altro tribunale – il TAR stavolta - dovrà ora giudicare sulla definitiva possibilità di un suo reintegro nelle graduatorie da cui è stata depennata, affinché anche per il prossimo anno - tempo di loro residua vigenza - le siano mantenute la posizione e il punteggio già posseduti e possa nuovamente tornare ad insegnare.

Così, venerdì scorso, a soli quattro giorni dal termine delle lezioni, ha finalmente potuto tornare nella sua classe, tra i suoi alunni, dal suo Alessandro.

Quante volte in questi anni e durante tutto il corso di specializzazione che ha frequentato Marianna si è sentita ripetere che, secondo i dettami normativi, “l’insegnante di sostegno è contitolare della classe” e, dunque, non dev’essere considerato un’appartenenza esclusiva dell’alunno con disabilità che ne fa parte!

E’ vero nella forma e, in buona parte, anche nella sostanza; anzi, è grazie a questa formula, forse, che sente di godere di quella posizione privilegiata che la colloca in una sorta di linea mediana, dove può sentirsi tanto alunna quanto docente e tessere dunque con gli allievi un legame fatto anche di solidarietà e complicità oltre che di dovere e disciplina.

Tuttavia non può negare che il vincolo più forte e potente è quello che ha stretto con Alessandro, quel ragazzo esile e delicato, dal viso pulito e dai modi garbati, che le si è attaccato come se attraverso di lei riuscisse a vicariare quella mancanza di sicurezza e quel timore d’essere costantemente giudicato che l’hanno condizionato sin da quand’era bambino.

Ha quasi 17 anni, Alessandro, ed una diagnosi di “Ritardo Cognitivo Lieve”, aggettivo – quest’ultimo – che si presta al facile inganno d’essere inteso come “poco rilevante”, quando invece, nella sostanza, vi corrispondono compromissioni considerevoli. Nonostante i suoi tratti somatici siano regolari e la sua postura non denunci alcuna visibile anomalia, Alessandro ha infatti elevate difficoltà di apprendimento, di memoria e di attenzione ed un livello di sviluppo cognitivo paragonabile a quello di un bambino di 8/9 anni. Ha dunque un atteggiamento molto infantile ed una percezione della realtà molto contraffatta, tanto da finire spesso per fraintendere i comportamenti dei suoi coetanei (in particolare i giochi irruenti tipici di quell’età) e per sentirsene mortificato o addirittura minacciato.

Marianna me ne parla ora, per la prima volta, manifestandomi tutta la sua contentezza per averlo ritrovato e rivelandomi la sua preoccupazione degli ultimi due mesi, per averlo dovuto lasciare da un giorno all’altro senza la certezza che davvero ne avesse compreso le ragioni. Mi dice che ha continuato a sentirlo telefonicamente, che gli ha offerto il suo aiuto (ben sapendo che una nuova insegnante sarebbe arrivata al suo posto) solo per dargli il conforto d’una presenza che, pur non potendo essere fisica, fosse per lui comunque una certezza e mantenesse una linea di continuità con quei tre anni di lavoro che avevano già condiviso.

Alessandro l’ha abbracciata forte quella mattina di venerdì, quando se l’è vista comparire in classe, perché Marianna aveva voluto fargli una sorpresa, senza preavvisarlo del suo ritorno. E’ stato un momento bellissimo ed intenso, cui si sono uniti gli applausi e i “bentornata” della metà della classe cui quel giorno toccava il turno in presenza.

Quell’abbraccio – dice Marianna – è stata la speranza che ha sorretto la mia attesa di questi due mesi, e poi la gioia di un ritorno che mi ha dato la conferma della bellezza e dell’importanza di un compito che mi sono trovata, anni fa, ad eseguire per caso e che è poi diventato il motore d’un impegno sentito, voluto, profondamente umanizzante”.

“Martedì scorso, l’ultimo giorno di scuola – prosegue poi – gli ho chiesto di andare insieme a prendere un gelato, per salutarci in vista delle vacanze; abbiamo coinvolto anche Massimo, l’assistente specialistico che opera nella scuola e lo segue da tre anni, e che rappresenta per lui un valido punto di riferimento maschile con cui confrontarsi. E’ stato un pomeriggio piacevolissimo: abbiamo riso, scherzato, raccontato aneddoti e storie. Alessandro era perfettamente a suo agio, come se stare lì, in un contesto diverso dalla scuola, l’avesse liberato da quella compostezza e da quella serietà con cui si è sempre approcciato agli inseganti ed ai compagni in classe. E’ stato come vederlo per la prima volta nella sua interezza, nella sua genuinità e nella sua ingenuità, che continuano ad essere stonate rispetto alla sua età ed al suo aspetto, eppure sono di una purezza ed una tenerezza meravigliose. Quando, parlando di sport, Massimo gli ha chiesto quale altro fosse il suo preferito, oltre la palla a canestro - che gli aveva visto praticare a scuola - e le bocce, con cui gioca ogni settimana con suo padre, Alessandro, con una dolcezza ed un sorriso disarmanti ha risposto: A me piace correre, perché mi piace tantissimo sentire il vento sulla faccia. Non so se sono condizionata da ciò che so di lui ed ho perciò voluto attribuire a quelle parole un significato diverso, ma è stato come se Alessandro mi avesse rivelato la formula della sua serenità: Amo correre, perché mi sembra che mi porti lontano dai limiti della mia condizione e dai timori d’essere incompreso ed emarginato dai miei simili. Amo il vento, perché mi fa sentire libero. Il vento mi chiama per nome.

Bentornata Marianna. Ci sei mancata.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

Potrebbe interessarti anche:

Quotidiano
10 febbraio 2024

Buona vita, Ale

Leggi l'articolo
Quotidiano
2 dicembre 2023

Genio incompreso

Leggi l'articolo
Quotidiano
16 marzo 2024

Il concorso

Leggi l'articolo
Quotidiano
15 luglio 2023

Genitori giudici

Leggi l'articolo
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy