“Il Governo farà le riforme ma affronterà anche l’emergenza” è quanto dichiarato dal neo Presidente del Consiglio Mario Draghi. Apprezzato dalla Lapet l’approccio, certamente più concreto, con cui il nuovo Governo ha affermato di volersi impegnare nel prosieguo dell’attuazione del Programma di ripresa e resilienza. “E’ impensabile utilizzare i fondi speciali per finanziare le riforme. - ha precisato il Presidente nazionale Lapet Roberto Falcone - Occorre piuttosto partire dall’attuazione delle riforme per rendere proficuo l’investimento di quei fondi”.
Condivisione assoluta quindi sul capitolo delle riforme da quella del fisco, pubblica amministrazione, giustizia. Ambiti sui quali la Lapet tornerà a formulare le sue proposte in occasione dell’audizione presso le commissioni congiunte di Camera e Senato a cui è stata invitata a partecipare il prossimo 8 marzo. In particolare secondo i tributaristi, in materia di fisco, è importate intervenire su tutto il sistema di tassazione con una riforma che interessi tanto le imposte dirette che quelle indirette. “Non solo, tale incarico dovrà essere affidato a esperti, professionisti che vivono sul campo gli effetti delle misure. Un intervento che ricalchi, come ha ricordato lo stesso Draghi, la riforma avvenuta in Italia negli anni 70. - ha aggiunto Falcone - Il neo Governo è chiamato ad adottare scelte fondamentali per il nostro Paese, sarà necessario dare corso alle misure rimaste incompiute, mantenendo il confronto già avviato con le associazioni professionali come la nostra, attraverso il Tavolo permanente sul lavoro autonomo”.
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