Negli ultimi anni, il mercato delle aste immobiliari ha registrato un significativo calo, con una flessione ulteriore del 20% nel 2024 rispetto al 2023. Nonostante questa riduzione del numero di aste, il settore si è dimostrato resiliente e sempre più attrattivo, grazie alla stabilità dei prezzi e, in alcuni casi, al loro aumento. Questi fattori indicano un mercato ancora vitale, percepito sempre più come un’opportunità d’investimento.
Uno degli elementi distintivi di questa evoluzione è la crescente digitalizzazione del settore. Le aste telematiche hanno visto un incremento del 47%, affermandosi come modalità prevalente rispetto a quelle in presenza. Questo cambiamento ha reso il processo di acquisto più accessibile e dinamico, contribuendo a mantenere vivo l’interesse degli investitori.
Il calo delle aste nel biennio 2023-2024 ha coinvolto tutte le aree geografiche, seppur con intensità diverse. Il Nord Italia ha registrato la flessione più marcata (-25,7%), seguito dalle Isole (-20,3%), dal Sud (-19,2%) e dal Centro (-14,7%). La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di lotti all’asta, seguita dalla Sicilia e dal Lazio.
Le previsioni per il 2025 sono ottimistiche, con una maggiore stabilizzazione del mercato. La tenuta dei prezzi, senza oscillazioni eccessive, rafforza la percezione dell’asta come una valida opportunità d’acquisto, soprattutto nell’attuale contesto socioeconomico.
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