27 febbraio 2025

L’euro sale grazie all’ottimismo per le elezioni tedesche

Autore: Angela Taverna
L’Unione cristiano sociali (Cdu-Csu) del candidato cancelliere Merz ha vinto le elezioni per il Bundestag con il 28,5% dei voti con un miglioramento del 4,3% rispetto alle elezioni precedenti.

Ma il vero trionfatore delle elezioni tedesche è il partito di estrema destra AfD, -alternativa per la Germania- che, migliorandosi di oltre 10 punti, raggiunge quota 20,8% con 152 eletti.

Grande sconfitto è il partito socialdemocratico del dimissionario Olaf Scholz, mentre i Verdi con il loro 11,6 % si confermano la quarta forza in parlamento nonostante comunque la perdita del 3,1% rispetto alle elezioni precedenti.

Questa sferzata di novità ha rinvigorito la fiducia dei mercati, atrofizzata dalle ultime questioni geopolitiche, con l’economia tedesca ben lontana dai fasti del passato e in cerca di nuovi slanci.

Soprattutto negli ultimi due anni, l’economia tedesca ha vissuto periodi difficili a causa dell’aumento esponenziale del prezzo dell’energia, dovuta alla precarietà della situazione geopolitica, e dai vincoli di spesa del governo, che hanno portato a una contrazione degli investimenti e a una limitata espansione militare. In questo contesto, l’ex “prima della classe” è diventata una delle più lente del blocco, sottoposta alle “minacce” tariffarie del presidente Trump e alle richieste della NATO di rafforzare e investire nel settore della difesa.

Nonostante ciò, le elezioni hanno generato un incauto ottimismo nei mercati tedeschi ed europei, alimentato dalle aspettative di un rilancio dell’economia tedesca, soprattutto in considerazione delle scelte economiche che gli investitori si aspettano dal cancelliere Merz e dal suo esecutivo.

I mercati sono notoriamente volatili, e così, il 3 febbraio 2025, dopo la minaccia dei dazi da parte di Trump, l’euro aveva toccato il valore più basso da novembre 2022, per poi recuperare, salendo del 3% rispetto al dollaro grazie al ritardo nell’applicazione dei piani tariffari statunitensi e alla campagna elettorale tedesca che dava l’ultradestra tra i favoriti.

Nonostante un ampio sell-off a Wall Street, che ha influenzato i mercati europei la settimana scorsa, le azioni europee hanno superato quelle statunitensi, con guadagni notevoli nel settore della difesa.

Le azioni di Rheinmetall, principale produttore di armi tedesco quotato in borsa, sono salite del 44%, grazie alle aspettative di un aumento della spesa militare da parte del neoeletto governo tedesco.
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