La posizione dell’Italia sul piano internazionale è costellata di insidie diplomatiche. Da un lato, gli Stati Uniti stanno intensificando i rapporti con la Russia; dall’altro, l’Ucraina, rappresentata da Volodymyr Zelensky, continua a ricevere il sostegno italiano, anche finanziario.
Stretta fra due fuochi, l’Italia si trova di fronte a una scelta complessa: mantenere la coerenza politica o salvaguardare l’economia. Se da un lato deve rispettare gli impegni assunti con Kiev e mostrarsi compatta all’interno dell’Unione Europea, dall’altro non può permettersi di compromettere i rapporti con Washington, soprattutto di fronte alla minaccia imminente dei dazi.
La Presidente del Consiglio si trova dunque a dover gestire un delicato equilibrio, in cui la questione ucraina assume un ruolo cruciale non solo per l’Italia, ma anche per la credibilità europea. L’obiettivo, neanche troppo velato, è quello di non prendere una posizione netta, cercando di preservare gli interessi comuni del continente.
Gli attacchi di Donald Trump contro l’Unione Europea e le sue recenti dichiarazioni sulla politica internazionale hanno generato incertezza negli ambienti della maggioranza. Inoltre, le imminenti visite alla Casa Bianca di Emmanuel Macron e del Primo Ministro britannico Keir Starmer rischiano di compromettere il piano della Presidente del Consiglio di proporsi come intermediaria tra Bruxelles e Washington.
All’interno della coalizione emergono posizioni divergenti: il Vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, è incline a sostenere apertamente le scelte dell’amministrazione Trump, mentre Antonio Tajani, l’altro Vicepremier, ha riconosciuto nelle dichiarazioni americane un chiaro intento politico, sottolineando al contempo l’interesse italiano a favorire una de-escalation e il raggiungimento della pace, senza dare eccessivo peso alle parole.
Nel tentativo di non apparire ostile agli Stati Uniti, il governo starebbe valutando la partecipazione italiana alla Convention dei conservatori americani, evento a cui prenderanno parte anche Donald Trump ed Elon Musk. L’intervento della Presidente del Consiglio è attualmente in fase di preparazione e sarà interessante confrontarlo con quello del 2019, quando, senza troppi giri di parole, si scagliava contro l’Europa di Macron e Merkel, contrapponendole la sua visione di un continente fondato sulle radici greche, romane e cristiane.
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