7 aprile 2025

Dazi, le misure del governo a sostegno delle imprese

Crisi produttiva e occupazionale, il piano d’azione del governo italiano. Ipotesi incontro diplomatico a Washington, Meloni figura mediatrice tra Bruxelles e Stati Uniti

Autore: Luciana Giampà
I dazi imposti da Trump potrebbero avere gravi ripercussioni sulle imprese italiane, non c’è da nascondersi il rischio è quello di una grande crisi produttiva e occupazionale.

L’Italia non può rimanere ferma a guardare e proprio nel pomeriggio di oggi, la premier Giorgia Meloni riunirà i ministri, di ogni singolo settore, per valutare le ricadute dei dazi americani sulle imprese italiane. All’incontro saranno presenti Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, Adolfo Urso, ministro delle imprese, Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, Tommaso Foti, ministro degli affari europei; confermata anche la presenza dei vice premier. Nell’incontro previsto nel pomeriggio, ogni ministro presenterà un report sulle esportazioni più a rischio, tuttavia il governo invita a frenare gli allarmismi.

Inoltre, è in programma un incontro riservato con Matteo Salvini e Antonio Tajani, per valutare l’iter da seguire, dalle misure per le categorie più colpite a una possibile missione diplomatica a Washington.

Incontro a Washington: Meloni mediatrice tra Unione Europea e Stati Uniti?

Tra gli impegni istituzionali della premier italiana, potrebbe rientrare, a breve, un incontro a Washington. Dalle voci in circolazione, la missione negli Stati Uniti potrebbe essere calendarizzata nella prima metà della settimana di Pasqua, d’altro canto la Casa Bianca si dice disponibile a programmare un bilaterale con il presidente Donald Trump. Tuttavia, sul possibile incontro sono in corso delle riflessioni approfondite, considerata la delicatezza della questione dazi.

Se da una parte, le voci che circolano vedono la Meloni come una figura mediatrice tra Washington e l’Unione Europea, dall’altra, alcuni Paesi europei come Francia, Germania e Spagna potrebbero non essere sulla stessa linea.

La questione è delicata e il possibile incontro diplomatico potrebbe avvenire proprio il 15 aprile, nello stesso giorno in cui da Bruxelles saranno lanciate le contromisure ai dazi su acciaio e alluminio.

L’Italia preme sull’Unione Europea

Il governo italiano si dice pronto a mettere in campo tutti gli strumenti, negoziali ed economici, necessari per sostenere le imprese e i settori che dovessero risultare penalizzati, ribadisce con forza Giorgia Meloni. La premier, inoltre, preme sull’Europa per una revisione delle normative ideologiche del Green Deal cioè l’insieme di iniziative politiche promosse dalla Commissione europea con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica nel 2050, e lamenta l’eccesso di regolamentazione in ogni settore, definiti dalla Meloni come dei veri e propri dazi interni che andrebbero ad aggiungersi a quelli esterni.

Quali saranno le misure a sostegno delle imprese?

In programma per domani a Palazzo Chigi l’incontro con le imprese, il focus saranno le soluzioni interne con le categorie imprenditoriali che chiedono al governo lo spostamento di risorse dal Piano Transizione 5.0 ai contratti di sviluppo.

Dal canto suo, però, il governo ha intenzione di muoversi in un contesto europeo, per evitare che ogni Paese agisca in modo autonomo, rischiando di ampliare ancora di più le differenze a favore dei Paesi che hanno la possibilità di compiere più manovre nei conti pubblici. Inoltre, è in corso una ricognizione delle risorse del bilancio.

Tra le misure cruciali, la sospensione o l’allentamento del Patto di stabilità, per cui il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sta lavorando senza tregua. Una mossa complessa, che se andasse a buon fine, consentirebbe di effettuare interventi in deficit, secondo la maggioranza.
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