La Lapet, anche quest’anno, è stata invitata all’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario. La cerimonia tenutasi oggi 25 febbraio presso l’aula magna della Suprema Corte di Cassazione è stata l’ennesima occasione per riflettere sullo stato della giustizia tributaria e sulle prossime riforme. Per la Lapet era presente il presidente nazionale Roberto Falcone. Da quanto esposto dal presidente del Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria Antonio Leone, si evince che la riforma degli organi tributari è ormai indifferibile. “Da anni partecipiamo a questo importante appuntamento ed assistiamo alle stesse problematiche: il numero dei procedimenti pendenti resta ancora troppo alto nonostante una congiunturale riduzione dei ricorsi” ha commentato Falcone.
Entrando poi nel merito delle questioni, i tributaristi concordano nel ritenere importante incentivare il ricorso alla conciliazione quale strumento deflattivo del contenzioso ma soprattutto nell’ottica di una riduzione dei costi della giustizia a carico dei contribuenti. In riferimento alla terzietà dell’organo giudicante diventa necessario garantire maggiore formazione e qualificazione dei giudici. Occorre altresì assicurare una maggiore efficienza ed equità del sistema fiscale, garantendo la sufficiente terzietà del soggetto giudicante. “Altrettanto indifferibile è agire sul processo tributario garantendo il diritto alla difesa del contribuente. - ha aggiunto Falcone – In tal senso è necessario l’ampliamento dei soggetti abilitati al patrocinio tributario, quali i tributaristi qualificati e certificati ai sensi della legge 4/2013”.
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