31 agosto 2018

Lavoro sommerso in Italia: il costo per lo Stato è di oltre 20 miliardi di euro l’anno

Autore: Debhorah Di Rosa
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha condotto un’indagine sul lavoro sommerso attraverso la rielaborazione dei dati raccolti nel 2017 dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Nel nostro paese sono 1,5 milioni i lavoratori completamente in nero, a fronte di 5,7 milioni di aziende attive sul territorio italiano. Si tratta di un numero elevato in termini assoluti, nonostante il trend si confermi in tendenziale riduzione di circa 200.000 unità. Determinante l’apporto degli interventi mirati condotti dagli organi di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che ha potuto applicare il nuovo regime sanzionatorio sul caporalato.

I dati del servizio ispettivo - Nel corso 2017 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha ispezionato 160.347 aziende, delle quali il 64,54% presentava irregolarità nei rapporti di lavoro, tra cui:
  • forme di elusione previdenziale, assicurativa e fiscale;
  • lavoro parzialmente sommerso;
  • lavoro completamente sommerso.

Sempre nel 2017 si registra il deferimento di 94 persone all’Autorità Giudiziaria, delle quali 31 in stato di arresto. Sono anche stati individuati 387 lavoratori vittime di sfruttamento.

Il lavoro irregolare in Italia - In Italia sono presenti, nel settore privato, circa 5,7 milioni di aziende attive, compreso il settore agricolo. Le ispezioni svolte hanno fatto emergere, nel 2017, 48.073 lavoratori in nero a fronte di 160.347 aziende ispezionate, ossia un lavoratore in nero per ogni tre aziende. L’entità stimata dei lavoratori che lavorano totalmente in nero in Italia è ancora molto significativa, ed è tra gli indici più alti in Europa.

A fronte di una stima di lavoro nero pari a 1 milione e 538 mila lavoratori, il mancato gettito per lo Stato rimane ancora consistente e si attesta sui 20 miliardi di euro. Il calcolo deriva dal presupposto in base al quale ogni anno un dipendente lavora mediamente per 245 giornate di lavoro retribuite e la retribuzione media giornaliera stimata è pari a 84,53 euro al netto di trattamenti retributivi variabili.

Deve inoltre essere considerato il fatto che i lavoratori totalmente in nero sono privi di tutele fondamentali quelle a copertura degli eventi per malattia, maternità, infortuni sul lavoro. Inoltre, gli stessi sono penalizzati pesantemente sia sotto il profilo pensionistico che per quanto riguarda gli altri strumenti che la legge prevede a tutela del reddito delle famiglie in caso di perdita del posto di lavoro.
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