Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno diffuso il documento “Primo esame della Direttiva sulla Prestazione Energetica nell'Edilizia, e meglio conosciuta come Direttiva Case Green”, che fornisce una prima analisi della Direttiva senza approfondire gli aspetti tecnici delle singole disposizioni, permettendo così anche ai non esperti di acquisire una visione complessiva delle normative in essa contenute.
Nella prefazione del documento viene ricordato che da tempo l'Unione Europea si impegna a contrastare i cambiamenti climatici, responsabili dell'aumento dei disastri naturali, della diminuzione dei raccolti e dell'innalzamento delle temperature medie. Tutti gli studi scientifici confermano che questi eventi sono legati all'incremento delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane. Secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, nel 2015 l'Unione Europea era il terzo maggiore produttore di gas serra a livello mondiale, dopo Cina e Stati Uniti, mentre nel 2019 si è “classificata” al quarto posto, preceduta da Cina, Stati Uniti e India.
Poiché il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici richiedono il 40% di tutta l’energia consumata nell’Unione europea e produce il 36% delle emissioni di gas serra legate all’energia, è stata predisposta la proposta di direttiva TA-9-2023-0068 denominata “Prestazione energetica nell’edilizia”, che ha l’obiettivo di ridurre il consumo energetico degli edifici e le loro emissioni di gas serra, puntando a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il Parlamento europeo e il Consiglio europeo nel dicembre del 2023 hanno predisposto un nuovo testo che riconosce una maggiore flessibilità ai singoli Stati UE pur mantenendo l’obiettivo finale della neutralità climatica entro il 2050.
Il documento è stato approvato in via definitiva come Direttiva 2024/1275 il 12 marzo 2024 dal Parlamento Europeo e il 12 aprile 2024 dal Consiglio Economia e Finanza dell'Unione Europea (ECOFIN). È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea l'8 maggio 2024, nella serie L, ed è entrato in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione, ovvero il 29 maggio 2024. A partire da questa data, tutti gli Stati membri dell'UE avranno due anni per recepire la Direttiva e presentare i piani di ristrutturazione del loro parco edilizio nazionale.
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