Albo dei gestori di crisi d’impresa aperto a chi ha avuto incarichi fino a luglio 2022. Gli incarichi giudiziali utili ai fini dell’iscrizione all’albo non sono più soltanto quelli conferiti negli ultimi quattro anni a decorrere a ritroso dal 16 marzo 2019, ma anche quelli conferiti successivamente a tale data sino alla definitiva entrata in vigore del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, e pertanto tutti gli incarichi giudiziali conferiti dal 17 marzo 2015 sino al 15 luglio 2022. È l’importante novità contenuta nella circolare del Ministero della Giustizia relativa ai requisiti di iscrizione all’albo dei gestori della crisi d’impresa con la quale vengono recepite le richieste del Consiglio nazionale dei commercialisti.
Estremamente positivo il commento del presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio: “Grazie ad un costante confronto con il viceministro Francesco Paolo Sisto e con l’intero ufficio legislativo del Ministero della giustizia, le nostre richieste sono state accolte. Dinanzi all’interpretazione letterale fornita dalla prima circolare ministeriale del 20 gennaio 2023, avevamo palesato non poche perplessità, chiedendo che fossero evitate irragionevoli e ingiustificate esclusioni di professionisti che dopo il 16 marzo 2019 sono stati incaricati in almeno due procedure nell’identica veste di curatore, commissario o liquidatore giudiziale”. “Grazie alla nostra azione – ha concluso il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio – il quadriennio di riferimento è stato in poche parole quasi “duplicato”, consentendo a un numero rilevante di professionisti di accedere all’albo direttamente senza svolgere il tirocinio semestrale e il corso di formazione inziale di almeno quaranta ore. In ogni caso, per quanti non potranno accedere al c.d. primo popolamento, ricordiamo che dal 6 marzo è disponibile il corso gratuito di quaranta ore organizzato dal Consiglio nazionale in convenzione con l’università Lumsa e in collaborazione con la Fondazione nazionale dei commercialisti, al quale in pochi giorni si sono già iscritti quasi diecimila colleghi”.
Interpretazione sistematica - La nuova circolare ministeriale chiarisce che, relativamente alla validità degli incarichi presi in considerazione dall’art. 356 del codice della crisi d’impresa appare opportuno procedere con una interpretazione sistematica, e non meramente letterale della disposizione. Siffatta interpretazione consente di far salvo l’intento perseguito dal legislatore, vale a dire di conferire rilevanza agli incarichi cronologicamente più prossimi alla concreta istituzione dell’albo, senza tuttavia pregiudicare coloro che soddisfino il requisito alternativo vantando due nomine collocate esattamente nel quadriennio individuato dalla lettera della norma.
Soggetti interessati - L’ “albo dei gestori della crisi e insolvenza delle imprese”, così definito dall’art. 2, lett. n) del d. lgs. n. 14/2019, è stato istituito dal successivo art. 356, co. 1, del codice della crisi d’impresa, presso il Ministero della giustizia; vi si iscrivono i soggetti che intendono svolgere, su incarico del tribunale, anche in forma associata o societaria, funzioni di gestione, supervisione o controllo nell'ambito delle procedure di regolazione della crisi e dell'insolvenza previsti dal medesimo d. lgs. n. 14/2019. All’Albo, devono iscriversi anche coloro che intendano conseguire incarichi in qualità di “professionista indipendente” ai sensi dell’art. 2, lett. o) del d. lgs. n. 14/2019.
Partenza albo- Per offrire ai tribunali un albo adeguatamente popolato, che garantisca la presenza di una pluralità di soggetti incaricabili e la concreta possibilità di applicare il principio di rotazione degli incarichi, fino al 31 marzo 2023 si svolgeranno le operazioni straordinarie di primo popolamento dell'Albo. L’Albo sarà accessibile al pubblico ed agli uffici giudiziari al termine delle operazioni straordinarie di primo popolamento, a decorrere dal 1° aprile 2023. Dalla stessa data, l'albo sarà aggiornato costantemente.
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