Alcuni mesi fa, abbiamo appreso dalla stampa (comunicato CNDCEC del 7.11.2023) dell’accordo di collaborazione stretto tra il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e l’Istituto Nazionale Revisori Legali, finalizzato al recupero della gestione del Registro (una co-gestione), ora in capo al Mef, ma anche alla creazione di un organismo di rappresentanza coordinato per l’interlocuzione a livello istituzionale sui temi di interesse degli iscritti appunto al Registro.
Pur essendo favorevoli ad un nuovo e diverso ruolo del nostro Ordine in relazione agli iscritti al Registro dei Revisori Legali, abbiamo subito espresso la nostra perplessità al CNDCEC: l’essere addivenuti ad un accordo assolutamente non necessario, con un ente di natura privata che accoglie anche soggetti non ordinistici.
Ci si chiede quale sia questo enorme beneficio apportato ai commercialisti (che sono il 90% degli iscritti al Registro) che compensa lo scendere a patti con un soggetto che nel tempo non ha mancato occasione di sottrarre competenze connaturate alla nostra professione (si veda il visto di conformità e la trasmissione delle dichiarazioni).
Le Associazioni, che rimangono fermamente contrarie all’accordo e alle modalità con le quali è stato raggiunto, in ossequio al loro mandato continueranno a vigilare e non mancheranno di far sentire la propria voce ogni qual volta lo riterranno necessario.
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