I contribuenti che si accingono, personalmente o tramite i loro intermediari, a procedere all’inserimento e alla trasmissione delle pratiche di rottamazione in scadenza il 30 aprile, in moltissimi casi si trovano nella condizione di non poter operare sul sito dei Agenzia Entrate Riscossione a causa di gravi disservizi che impediscono di portare a conclusione la procedura.
Stiamo ricevendo numerose segnalazioni da tutto il territorio nazionale sull’impossibilità di accedere al portale poiché soggetto a continui blocchi, rallentamenti e malfunzionamenti vari che riguardano la visualizzazione delle cartelle, i cui dati risultano inaffidabili, causando un vulnus nel fondamentale principio del legittimo affidamento.
“Accade infatti” riporta il presidente ANC Marco Cuchel “che il sistema proponga come rottamabili cartelle già pagate o oggetto di sgravio, oppure che non risulti la cartella per cui si vuole inviare la domanda. Collegandosi in tempi diversi, la situazione del contribuente appare sempre differente, e in questo modo sarà impossibile riuscire a rispettare la scadenza di aprile, anche in considerazione delle difficoltà di accesso al sito riscontrate”.
ANC ritiene urgente un provvedimento che prolunghi i termini di scadenza, per permettere a tutti di usufruire del beneficio, e non rischiare che qualcuno sia escluso a causa dell’inefficienza del sistema di Ade Riscossione.
“La nostra richiesta di differimento dei termini” sostiene il Presidente “trova fondamento anche nel fatto che l’Agenzia non ha rispettato il termine del 31 marzo per la cancellazione delle cartelle sotto i 1.000 euro, e si è data ulteriori 30 giorni di tempo, ponendo così i contribuenti in una situazione di confusione nel trovare ancora cartelle che invece non dovrebbero neanche apparire”.
Altra necessità da affrontare con urgenza indifferibile è quella di sanare un’evidente disparità. I Contribuenti diversi da quelli meno abbienti (Isee Inf. Ad € 20.000) avevano potuto aderire solamente alla Definizione Agevolata, c.d. “Rottamazione-Ter”, in forza di quanto previsto dall’Art. 3, D.L. n. 119/2018 convertito con modificazioni dalla Legge n. 136/2018, e non anche alla “Definizione per estinzione dei debiti di cui all’Art. 1, commi 184 e 185 della Legge n. 145/2018”, riservata, questa, alle ‘Persone Fisiche’ in situazione di “Grave e Comprovata difficoltà economica” (Saldo e Stralcio), che potevano sanare la loro posizione versando il 35% della quota capitale. Ora con la Rottamazione – Quater i primi vengono rimessi in bonis, anche se non avevano onorato numerose rate delle diverse scadenze, addirittura con un piccolo vantaggio rispetto alla precedente misura e con 5 anni di tempo per onorare il tutto.
“Diversamente” conclude Cuchel “i soggetti che avevano potuto accedere al c.d. “Saldo e Stralcio”, pagando in linea capitale il 35% su 100, ora vengono rimessi anch’essi in bonis. Tuttavia, se non hanno onorato anche la sola rata di luglio 2022, decadono dal beneficio. Anche per questo motivo si dovrebbe attuare lo slittamento del termine della presentazione della Nuova Domanda della Rottamazione – Quater, che permetterebbe anche al Governo di avere il tempo necessario per sanare l’ingiusta discriminazione”.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata