16 febbraio 2016

C’era una volta la “normalità”

Cari amici e colleghi,
in questi giorni è diventato virale uno scatto rubato e condiviso sui social che sta conquistando il web.
Ripresa anche dai quotidiani nazionali, la foto ritrae il Professore Mario Monti seduto sulle scale di un ospedale milanese mentre attende che la moglie finisca una visita.
Avete letto bene, sì. Attende. Dopo aver fatto la fila e anche senza scorta. Come i comuni mortali. Qualcuno si è subito lanciato all’attacco con ‘argute’ boutade: “E’ andato a donare il sangue che c’ha succhiato?”. Ma a molti è sembrato inverosimile. Effettivamente la cosa ha sorpreso anche me. Non riesco a immaginarlo un politico che fa la fila, che aspetta seduto a terra, solo e senza scorta, soprattutto se è stato l’ex Presidente del Consiglio. La “normalità” a cui siamo abituati è tutt’altra. Politici arroganti che non fanno file, casomai aspettano nei salottini confortevoli degli eletti, sempre i primi delle liste con scorte al seguito spesso superflue. Parcheggiano dove è più comodo, a volte anche negli spazi dedicati ai portatori di handicap. E la cosa più grave è che siamo ormai assuefatti a questa “normalità”. È l’unica fotografia a cui siamo abituati.
Perciò grazie Professor Monti. La sua foto è bellissima, un ex Premier che attende seduto sulle scale come tutti gli altri.
Ci fa fantasticare anche solo per un attimo. Ci fa immaginare che il nostro Paese potrebbe essere migliore se solo la politica ritrovasse l’umiltà perduta.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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