10 gennaio 2015

COMMERCIALISTI: ANNO NUOVO, PROBLEMI VECCHI

Cari amici,
ci siamo appena lasciati alle spalle un anno pieno di grattacapi fiscali e denso di insoddisfazione e malcontenti, ma non è affatto detto che quello iniziato da poco meno di due settimane sia migliore. Almeno non si presenta tale e per le medesime ragioni che ci hanno fatto giudicare in maniera negativa il 2014.

Anzi, una ragione su tutte: il famigerato caso Imu, nella fattispecie dei terreni agricoli montani.

Come abbiamo visto nelle settimane a ridosso del Natale, il governo avrebbe dovuto emanare un decreto entro la fine dello scorso settembre indicando la deadline del versamento dell'imposta. Ciò purtroppo non è avvenuto e, trovandosi in pietoso ritardo, onde evitare di far coincidere la data del pagamento a ridosso del 16 quindi con pochi giorni a disposizione di contribuenti e professionisti per tentare di capire chi paga e quanto, la squadra esecutiva ha optato per una “misera” proroga al prossimo 26 gennaio.

Fin qui le decisioni governative! Alle stesse si è però recentemente contrapposto il Tar del Lazio, ritenendo illogico (pensate un pò), il criterio adottato per l'individuazione delle zone agricole montane e bloccando quindi il decreto fino al 21 di questo mese.

Considerato quanto sopra, nell’udienza del 21 gennaio è quasi certa la bocciatura del decreto che di conseguenza farebbe slittare la scadenza del 26 gennaio per i relativi pagamenti.
A questo punto, considerando che l'Erario non può permettersi di perdere il gettito stimato e già “speso” in buona parte per finanziare i famosi “80 euro” a causa di un eventuale nuovo slittamento della disposizione, è chiaro che il governo si sia messo solertemente a lavoro per uscire dall'impasse. A spese di chi? Ma dei contribuenti e dei commercialisti che li assistono ovviamente! Si parla già infatti di un altro decreto in arrivo che va a modificare i contestati criteri di individuazione. Ma quando farà capolino questo atteso intervento? Di certo a ridosso del 26 gennaio.

Come al solito, i preparatissimi tecnici della squadra esecutiva hanno dato mostra della propria capacità d'intervento all'insegna delle semplificazioni fiscali!! E pensare che lo stesso presidente del Consiglio non fa altro che promuovere tra i vari slogan un "Fisco più facile per tutti". Dal canto mio, non ho ancora capito chi siano questi tutti né di quale facilità stiano parlando! Quello che so è che io e i miei colleghi dobbiamo sgobbare 24 ore al giorno sette giorni su sette per tentare di decodificare le loro enigmatiche disposizioni, fra l’altro il più delle volte, come in questo caso a ridosso delle scadenze. Infatti non dobbiamo dimenticare che una volta trovata la chiave di lettura, dovremmo poi anche procedere con i calcoli per consegnare in tempo ai contribuenti il loro importo da pagare. E a ciò aggiunge anche la necessità di spiegare a questi ultimi che, diversamente da quanto accadeva in passato, ora sono costretti a pagare l'Imu anche per terreni incolti o situati in zone sperdute e che spesso non si sa neanche di possedere. Ma in questo caso non trattasi di immobili di grande valore, situati anche in zone di prestigio in grandi città, ma di piccoli appezzamenti di terreno che il più delle volte i contribuenti non sanno neanche di possedere avendolo ricevuto magari in eredità.

Che io sia privo di fiducia nei confronti dei politici (ovviamente non tutti ma solo del 99%) non è una novità, ma il mio pessimismo si fa sempre più acuto quando, come in questo caso, mi accorgo che invece di iniettare incoraggiamento tra la popolazione, i nostri governanti preferiscono succhiarci anche il sangue impedendo in tutti i modi un qualsiasi barlume di ripresa.

Ecco quindi perché sostengo che questo nuovo anno non abbia in serbo per noi nulla di diverso da quello passato. Anche la nostra esasperazione è la stessa! Mentre la rabbia è l'unica cosa che è concretamente aumentata!!!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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