21 dicembre 2015

Potrebbe interessarti anche:

Quotidiano
11 novembre 2023

Unchild

Leggi l'articolo
Quotidiano
15 luglio 2023

Genitori giudici

Leggi l'articolo
Quotidiano
6 aprile 2024

L’errore

Leggi l'articolo
21 dicembre 2015

COMMERCIALISTI: CRISI E DISPERAZIONE COLPISCONO UN COLLEGA

Autore: Antonio Gigliotti

Oggi sono qui per parlarvi di Suicidi di Stato. Perché non so come altro chiamare le tragedie che continuano a funestare il nostro paese.


Il tipo di Stato di cui parlo è l’Istituzione nella sua accezione più ampia, quella che dovrebbe tutelare i suoi cittadini. Non lasciarli soli nella disperazione.
Perché preda della disperazione sono stati, ricorderete, negli anni, gli imprenditori che, vittime della crisi, si sono tolti la vita. La stessa cosa pochi giorni fa è successa al pensionato Luigino D’Angelo che si è ucciso nello scandalo delle 4 banche.
Ma io oggi sono qui per parlarvi dell’ennesima aberrazione cui siamo sottoposti tutti.
PietroGrassini prima di impiccarsi ha lasciato i motivi del suicidio dentro un cassetto. Aveva 67 anni, era una commercialista, uno di noi. È vero, i morti non hanno appartenenza, i suicidi non hanno certo distinzione ma lasciatemi dire che questo fatto mi ha colpito ancora più degli altri. Pietro secondo le prime notizie aveva pile di cartelle esattoriali nel cassetto. Sembra che dovesse dare 500mila euro a Equitalia. Si è trovato in un vicolo cieco e si è ucciso. Sarebbe potuto capitare a tutti noi.
Cari amici e colleghi è veramente da eroi oggi fare oggi i commercialisti, soprattutto se non vivi di incarichi, ma segui piccoli clienti, vivi di contabilità, dichiarazioni e di tutti gli innumerevoli adempimenti annessi e connessi.
Si rischia veramente di non farcela più. Ma come puoi stare tranquillo quando pensi continuamente che nonostante l’impegno quotidiano e notturno non sei in pari, che per riuscire a fare il lavoro con la massima precisione, nel rispetto di tutti gli obblighi avresti necessità di altro personale, ma ti verrebbe a costare tanti ma tanti soldi e non te lo puoi permettere . Ed allora ti senti sempre sotto pressione dal fisco, dal cliente e dalla propria coscienza.
E poi diciamolo sinceramente, il commercialista che segue ed assiste gli altri, deve comunque sembrare senza dubbi. Quindi ci si vergogna anche di apparire debole, fragile. Ci si vergogna quasi di avere egli stesso i debiti.
Chi fa tanto il moralista sulle tasse, e ne vediamo tanti nelle varie trasmissioni televisive, che ci venga ad insegnare, all’interno di uno studio, come fare oggi a lavorare senza rendite, vitalizi, stipendi o altro, ed essere in pari con le scadenze dei pagamenti, che non ti concedono tregua, e gli incassi che tardano ad arrivare, o che a volte non arrivano MAI.
Tutto questo ci dovrebbe far riflettere...
Ma non ci avevano promesso anche un fisco interlocutorio?
Io per ora, sarò pessimista o gufo, o forse semplicemente più vicino alla realtà, ma continuo a vedere, purtroppo, vittime e disperazione,perché un gesto così estremo come il suicidio può essere figlio soltanto della perdita di fiducia nel proprio stato, verso le istituzioni, verso la classe politica.

Siamo di fronte all’ennesimo caso che questa volta ci tocca ancor più da vicino dove il fisco ha il potere di toglierci la dignità. Senza indagare in questa sede chi siano le vittime e i carnefici, delego la mia amarezza a Kant:


Vale la pena vivere solo finché si può essere degnamente persone”.




Per l'Editoriale Video clicca qui.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

Potrebbe interessarti anche:

Quotidiano
11 novembre 2023

Unchild

Leggi l'articolo
Quotidiano
15 luglio 2023

Genitori giudici

Leggi l'articolo
Quotidiano
6 aprile 2024

L’errore

Leggi l'articolo
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy