16 gennaio 2014

E PARLANO DI RIPRESA

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi, oramai da troppo tempo su queste pagine abbiamo affermato che non ci può essere ripresa con un livello di tassazione così elevato. Servono invece dei provvedimenti che possono dare uno slancio all'intero Paese... provvedimenti che diano fiducia agli imprenditori affinché non abbandonino l’entusiasmo e la voglia di fare impresa.
Eppure a sentire le varie interviste rilasciate da politici e governanti, mi sembra di ascoltare dei marziani, parlano del niente, tralasciando i veri problemi.

Oggi vorrei ritornare ancora una volta sui vari provvedimenti che questi extraterrestri ci vogliono far credere di aver introdotto per dare slancio al Paese. Esaminando queste misure però mi sono sorti diversi dubbi. In primo luogo ho temuto di aver perso quel po’ di intelligenza che in questi anni mi ha consentito di studiare la materia fiscale, facendo anche dei corsi in tutta Italia; un timore sorto dal fatto che, in tutta franchezza, non mi sono reso conto dei vari provvedimenti normativi volti a rilanciare il Paese incentivando la crescita. Per tale mia mancanza chiedo venia! Oppure, in seconda battuta, potrebbe essere che questa gente, posta al comando quasi per grazia divina, stia continuando a prenderci in giro. Io propendo per quest’ultima conclusione.

In questo periodo sto andando in giro per l’Italia a commentare e illustrare ai colleghi i contenuti, gli interventi e le misure della nuova legge di stabilità. Quello che vedo è solo sbigottimento. Mio e di chi viene ad ascoltarmi. E mi sento mortificato quando, a domande quali “dove sono i provvedimenti per la ripresa?”, io non so dove trovare una risposta decente e che dia soddisfazione ai dubbi legittimamente sorti.

Sempre per dimostrarvi l’inconsistenza di siffatte misure, prendo spunto da quanto mi ha segnalato un collega in merito a un ennesimo provvedimento che rappresenta, come lui stesso afferma, il controsenso dei nostri governanti.

Dunque, nel dettaglio, all'Italia è stata concessa la facoltà di aumentare il limite del volume di affari al di sotto del quale i contribuenti possono rientrare nel cosiddetto "Regime dei Minimi", che avrebbe potuto quindi passare da 30.000,00 a 65.000,00 euro dal 1° gennaio 2014. A determinare una simile facoltà è stato il Consiglio UE con la decisione 2013/678/UE.

Il collega ha giustamente posto in evidenza che un tale provvedimento avrebbe ampliato la platea di contribuenti aderenti a tale regime, dando gas alle nuove iniziative produttive che risultano necessarie soprattutto alla luce della recessione che l’Italia sta ancora attraversando.

Purtroppo però nulla di tutto ciò è avvenuto. Infatti nel corso di un recente Question Time 2014 della Commissione Finanze alla Camera, il sottosegretario Pierpaolo Baretta ha dichiarato che non verrà presa in considerazione l'opportunità disposta dal Consiglio UE. Tale decisione è stata giustificata dal fatto che l'innalzamento della soglia del volume di affari del Regime dei Minimi a 65.000,00 avrebbe generato un mancato gettito per le casse dello Stato quantificabile in 29 milioni di euro l'anno.

Vi rendete conto? In questo Paese ormai non si agisce più per garantire la ripresa, quanto invece per garantire un elevato rientro nelle casse erariali!

Intanto, proprio a causa dei rinnovati pesi di stampo fiscale che si presenteranno nel corso dell’anno, si è stimato che nel 2014 un italiano appartenente al ceto medio dovrà lavorare 172 giorni per pagare tasse e contributi. Ciò sta significare che il cosiddetto Tax Freedom Day, il giorno della liberazione dalla scure fiscale, avverrà solo il 22 giugno 2014. Prima di quella data non prendete impegni, si lavora per il fisco!

Questa è la realtà, dunque non continuiamo a farci prendere per i fondelli! La barzelletta che quest’anno le tasse diminuiranno non ha neanche un barlume di verità!

Penso al cantastorie Giulio Cesare Croce, che qualche secolo fa diceva “non è ingannato se non chi si fida”. Ne prendo atto e vi dico, cari amici e colleghi, che sono stanco di fidarmi, sono stanco di essere ingannato!! E voi?
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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