8 gennaio 2014

FISCO 2014... CAOS TOTALE

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi, il nuovo anno si è presentato senza novità all'orizzonte per quel che concerne il fronte tributario. L’ingorgo fiscale andatosi a delineare alla fine del 2013 si è ripresentato identico, se non aggravato, già nel calendario del nuovo anno. Non c’erano certezze due settimane fa così come non ce ne sono ora, siamo ancora in balia della confusione più totale nei vari adempimenti, frutto di improvvisazione e incompetenza. Esempi lampanti possiamo individuarli nelle diverse proroghe giunte a pochi giorni delle scadenze e nel caos IMU. Insomma, l'anno nuovo si presenta peggiore del vecchio.

E quando si dice che non v’è limite al peggio non lo si fa tanto per parlare, com’è ormai d’abitudine nel nostro Paese, ma ci si esprime in tal modo con cognizione di causa. Purtroppo! Ultimo caso che non fa che confermare una tale affermazione riguarda le più recenti dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, che evidentemente vive su Marte. Il capo del dicastero economico, proprio in questi giorni, ha affermato che l’anno appena iniziato sarà quello della crescita e della riduzione delle tasse grazie alla spending review e al recupero dell'evasione fiscale.

Da vent'anni a questa parte quando un governo non ha saputo come giustificare la copertura della spesa, si è avvalso di questa formula magica della riduzione dell'evasione fiscale. Dopo vent'anni, la musica è la stessa! E poi, a pensarci bene, nei discorsi dei governanti si parla sempre al futuro: ‘FAREMO’. Ma scusate, dove siete stati finora? Perché non lo avete ‘già fatto’? Perché ci chiedete ancora di aspettare? Qualcuno vi ha posto impedimenti?

È chiaro comunque che anche queste uscite, per quanto accattivanti, rappresentano l’ennesima beffa ai nostri danni. Basti pensare infatti a ciò che sta accadendo ancora sull'IMU. Il caos generato dalla scadenza per la mini Imu posta al 24 gennaio è totale. In sostanza, per un versamento oscillante dai 50 ai 60 euro il contribuente dovrà rivolgersi a un professionista, quando invece sarebbe stato più semplice e meno dispendioso per tutti l’invio, da parte dei comuni, di un bollettino precompilato.

Attenzione alta poi anche per il 16 gennaio, giorno in cui scade la prima rata della Tasi. La deadline è fra una manciata di giorni e ancora regna l’incertezza sull’aliquota che, tra l’altro, sta per essere modificata. A tal proposito lo stesso ministro Saccomanni dichiarava che il governo interverrà sulla materia. Ma vi rendete conto? La scadenza è il 16 e loro ‘interverranno’! Ma quando???? Perché non lo hanno fatto finora, invece di arrivare, come al solito, al ridosso dell’ultimo giorno utile?

Questa gente condurrà il nostro Paese al fallimento totale. Come contribuente sono sfiduciato, ma lo sono ancor di più in qualità di commercialista. Come faremo a mandare avanti uno studio se regna la confusione sul nostro pane quotidiano, fatto di scadenze e adempimenti?

Si badi che fino a poco più di un anno fa la Spagna era un Paese tecnicamente in default, ridotta molto peggio dell'Italia guidata all'epoca da Mario Monti. Trascorsi appena 12 mesi, la situazione è completamente cambiata: il PIL spagnolo è tornato a crescere, la disoccupazione è diminuita e lo spread è sceso a 201 punti. In Italia nello stesso periodo invece sono aumentati i disoccupati, il PIL non è ritornato a crescere, il livello di tassazione reale è arrivato a circa il 65% e persiste ancora una forte recessione.

Da una simile realtà ne usciremo con le ossa rotte, non v’è alcuna via di scampo. In qualità di commercialista, ossia di membro di quella onorata categoria professionale che più di tutte risente di questa incertezza dilagante, penso che sia quanto mai opportuno rispolverare la recente proposta, dello sciopero della fame. Prendendo in prestito lo spunto da un collega, ritengo che gli effetti non possano che essere positivi: da un lato ne gioverebbe la nostra forma fisica, dall’altro invece riusciremmo a far sentire la nostra voce alla stregua delle lotte politiche condotte con coraggio e determinazione da Pannella.

MEDITATE COLLEGHI... O CI MUOVIAMO O MUORIAMO!
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