19 marzo 2012

GIGLIOTTI NON SOGNA DI SOSTITUIRE SICILIOTTI

A cura di Antonio Gigliotti

Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte. (Edgar Allan Poe)

Cari Amici e Colleghi,
dopo circa una settimana dalla Manifestazione romana del 9 marzo, RESISTERE PER ESISTERE, che ha radunato circa mille colleghi a Roma per discutere dei problemi fondamentali della Categoria, mi trovo costretto a chiarire alcuni concetti a qualcuno che ha voluto strumentalizzare l’evento e le motivazioni che mi hanno spinto ad organizzarlo.

Da circa 20 anni faccio il commercialista, girando tutta l’Italia, dal Trentino alla Sicilia, intessendo contatti con realtà molto diverse tra di loro. Questa esperienza mi ha permesso di maturare una certa conoscenza dei veri problemi della Categoria, ed in particolare di quella Categoria, che rappresenta circa il 90% del totale dei professionisti, che spesso vive solo di contabilità e di dichiarazioni dei redditi.

Ho vissuto anche sulla mia pelle le difficoltà che si incontrano, oggi più che mai, nel fare questa attività. Sono sempre stato abituato a volare basso, ma nello stesso tempo ho sempre guardato in alto. E quindi, la condivisione di queste problematiche con le continue richieste (da parte di centinaia di colleghi) giunte in redazione, mi hanno spinto – considerato lo scarso successo raggiunto dalle sigle sindacali oggi esistenti e la scarsa incisività dei nostri rappresentanti- ad organizzare una giornata di protesta, nel corso della quale ci si potesse confrontare con la base.

Il clamore suscitato, nonché le continue richieste che mi stanno giungendo da diverse parti d’Italia, per replicare la manifestazione, mi hanno spinto a formare un Movimento denominato “RESISTERE PER ESISTERE”, alla cui guida, dietro richiesta di tanti e tanti colleghi mi sono messo. Movimento che possa essere da stimolo al Consiglio Nazionale e che possa dare nuovi impulsi ad una Categoria che soffre (ed anche tanto) nell’indifferenza generale.

Ecco il vero motivo, che mi ha spinto ad organizzare questa Manifestazione ed a proseguire adesso con il Movimento. Il sottoscritto - e questo lo dico per chiarire qualsiasi strumentalizzazione - NON HA ALCUNA INTENZIONE DI CANDIDARSI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO NAZIONALE ALLE PROSSIME ELEZIONI. Quello che desidero, e tanto, invece è guidare il nuovo Movimento per dare finalmente voce ai colleghi, spesso inascoltati. Fra l’altro anche volendo, per diventare Presidente del Consiglio Nazionale non avrei nemmeno i requisiti previsti dalla norma, non avendo rivestito la carica né di Presidente di un ordine né di consigliere nazionale.

Quindi, a tutti coloro che pensavano o volevano farlo credere, dico, inoltre, che non mi interessano poltrone e/o incarichi. Ho solo a cuore la Categoria perché faccio questo lavoro e so di cosa parlo. So già che tutto ciò mi porterà problemi, come sta già accadendo in questi giorni caratterizzati da attacchi alla mia redazione.

Pur se solitamente si dice che occorre guardare avanti e dimenticare il passato, io invece voglio rivivere i miei primi anni di professione, quando facevo il tirocinio e vi era ancora il 740 e si facevano le notti in studio, ma anche quando il 31 maggio rappresentava l’ultimo sforzo, ed il 1° giugno eravamo tutti più liberi… Questi desideri sono in me… cari Colleghi…

Ed a proposito di desideri, voglio chiudere con quanto scritto dal grande Steve Jobs: “L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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