30 maggio 2012

I fatti non fatti

A cura di Antonio Gigliotti

Tutto cambia per restare uguale. E’ una fotografia del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa scattata anni fa, ma che non perde mai di attualità. Cambiare nel nostro Paese è difficile. E’ difficile anche quando si tratta di migliorare la condizione della società. L’altro giorno ho espresso apprezzamento per il discorso di Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. Squinzi ha parlato chiaro, non si è lasciato affascinare dalle lusinghe della politica e ha illustrato quel che davvero serve al tessuto imprenditoriale italiano. Per questo mi sono permesso di “sottoscrivere” il suo programma, perchè era condivisibile anche da chi non appartiene a quel mondo. Anche se sei un semplice cittadino.

Oggi a Roma, in occasione dell’Assemblea annuale dei commercialisti, i rappresentati della Categoria incontrano i presidenti dei vari ordini, nonché come di consueto, si assisterà alla passerella dei vari politici e alti esponenti dell’Amministrazione finanziaria. In primis, Attilio Befera e Gianfranco Polillo. Dopo un anno di rapporti congelati, di dialogo interrotto e conseguenze negative per i contribuenti, nel giorno della vetrina nazionale tutto finirà a "tarallucci e vino", nell'ipocrisia più totale. Sottolineando ancora una volta il distacco tra i vertici e la base. Come se ce ne fosse ancora bisogno. Il parterre di oggi serve solo a creare un'immagine vuota della Categoria abbandonando le vere esigenze di noi professionisti che invece di pensare a queste cose siamo alle prese con l'Imu e tutti gli altri adempimenti che gravano sulle nostre spalle, caratterizzati dall'assenza di norme chiare e per di più senza ancora gli strumenti necessari per poter operare.

Mi riferisco in particolare agli studi di settore, i quali anche quest'anno sono in notevole ritardo. Ricordo infatti che, teoricamente, dal 1° maggio avremmo dovuto essere in condizione di compilare una dichiarazione dei redditi, con studi di settore compresi, e invece in data 25 maggio è stata pubblicata una versione di Gerico denominata Beta che rappresenta soltanto un esempio di quello che sarà poi l'applicativo utilizzabile dai contribuenti in unico 2012.

Fra l'altro, si legge nelle istruzioni, che questa versione non è ancora definitiva e i suoi risultati di calcolo non hanno il carattere dell'ufficialità e non possono essere utilizzati per la predisposizione della dichiarazione annuale relativa al periodo 2011. Pertanto, è come se non avessimo ancora assolutamente niente, in perfetta sintonia con ciò che sta accadendo in questi ultimi anni.

Del resto, considerato quanto è accaduto l'anno scorso, prima del 10/12 giugno nessuno ci chiarirà nulla. A peggiorare le cose, quindi il clima d’incertezza in cui si trovano ad operare tutti i colleghi, vi è l'aggravante che ancora nessuna proroga ufficiale è giunta in merito allo slittamento delle scadenze di pagamento delle imposte dovute a saldo e in acconto in sede di compilazione di Unico 2012.

Non mi risulta attuata nessuna forma di protesta per tale stato di cose da parte di nostri rappresentanti di Categoria. Ciò dimostra ancora una volta la distanza che esiste tra la base e i vertici impegnati in voli pindarici di scarso impatto sulla categoria... A questi ultimi chiedo: ma siete consapevoli delle condizioni in cui vivono i colleghi? Quali sono i rischi e le difficoltà che s’incontrano quotidianamente nel fare questa professione? Certamente no, in quanto solo chi vive nelle mille difficoltà quotidiane può capire di cosa sto parlando. Mi sarei aspettato una richiesta ufficiale di proroga, nonché una sorta di protesta a favore di chi fa veramente la professione e non vive di soli incarichi. Questi interventi avrebbe voluto vedere la Base in questi anni ed invece mi trovo a leggere che alcuni rappresentanti di Categoria non faranno appelli a mezzo stampa, ma solo attraverso un contatto diretto chiederanno la proroga di tutti gli adempimenti per i contribuenti residenti nelle zone dell'Emilia e della bassa Lombardia. Richiesta sacrosanta. Ma ai 115.000 colleghi che si trovano anche quest'anno in gravi difficoltà a ridosso delle scadenze, chi ci pensa? Ecco a cosa mi riferisco quando dico che abbiamo bisogno di rappresentanti che capiscano i problemi veri della Categoria; solo coloro che concretamente vivono la professione possono comprendere tali difficoltà, altrimenti si parla di cose per sentito dire... e oggi infatti assisteremo alla solita sfilata... la Base ha bisogno di fatti e non parole... la pazienza è finita già da tempo!
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