21 gennaio 2015

Imu terreni montani. Caos ad alta quota

Cari amici e colleghi,
eccoci qui, ancora una volta a fare i conti con l’inerzia di un governo incapace di comprendere le reali esigenze del Paese. Siamo al cospetto dell’ennesima mancanza nei nostri confronti perpetrata da una squadra esecutiva che, come le precedenti, non ha alcun rispetto per i cittadini/contribuenti. Così, a pochi giorni dalla deadline dell’Imu terreni agricoli montani ci ritroviamo nel bel mezzo di un’impasse dalla quale ritengo sia davvero difficile uscire.

Allora, come ormai tutti ben sappiamo, lo scorso 22 dicembre il presidente del Tar del Lazio aveva disposto una sospensione dell’imposta fino al 21 gennaio, quando era stata posta la pronuncia collegiale. E questa risposta è arrivata! Ma di fatto non ha deciso nulla. In sostanza, il Tar non ha accordato la sospensione decidendo di rinviare il tutto a una sentenza definitiva.

Ora, sono ben consapevole che questa pronuncia collegiale non dà legittimità all’imposta, ma di sicuro ci lascia a bocca asciutta. A ben vedere, il Tar non afferma che l’Imu che si dovrà versare il prossimo 26 gennaio sia effettivamente dovuta, ma posticipa una risposta in merito sostenendo che, qualora la prossima pronuncia dovesse propendere per la sospensione, i contribuenti che hanno pagato potranno pretendere il rimborso.

Ma non prendiamoci in giro! Qui c’è il solito cane che si morde la coda!

La nostra speranza era stata riposta nel Tar del Lazio dopo che il governo nulla ha chiarito in occasione del Consiglio dei ministri dello scorso 20 gennaio. In quell’occasione infatti la squadra esecutiva avrebbe dovuto aprir bocca sul punto, invece nulla di fatto! Silenzio! Sembra quasi che chi ci governa se ne sia completamente lavato le mani, dimenticandosi dei problemi di calcolo che affliggono i possessori di siffatti terreni… Possedimenti che coincidono spesso in un ammasso di rovi e terreno incolto!

Intanto il tempo passa e il 26 gennaio si avvicina. Nessuno sa come comportarsi. È vergognoso dover sperare nell’ennesima proroga!

Io credo che sia giunto il tempo di abbandonare gli slogan, di mettere da parte quelle idee di grandezza che stanno facendo perdere di vista le questioni focali che preoccupano davvero il Paese… Il Paese reale!

Le riforme mensili sono ottime se davvero risolutrici dei nostri problemi! Che senso ha riformare quando non si è in grado di gestire una cosa così semplice come il pagamento di un’imposta?

Il modus operandi avventato e superficiale del governo inizia a far capolino quindi anche nel nuovo anno, quando tutti noi pensavamo di poterci mettere alle spalle i disguidi e i disagi che hanno caratterizzato gli affari fiscali del 2014.

Anno nuovo, vita nuova? Neanche a parlarne! Non cambia nulla! Il caos ormai arriva anche in alta quota… Purtroppo!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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