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ITALIA: TERRA DI “BANDITI E STUPIDI”

A cura di Antonio Gigliotti

La lettura non migliora solo la capacità di scrivere e di esprimersi, quanto anche quella di capire ciò che avviene intorno a noi e rifletterci su in maniera critica. Tant’è che oggi vorrei proprio parlarvi di una delle mie recenti letture, cari amici e colleghi. Una lettura che mi ha aperto gli occhi su diversi aspetti che sono andati formandosi in questo Paese ormai profondamente malato.

In sostanza, in questi giorni ho avuto modo di legge un piccolo manuale scritto da Carlo M. Cipolla dal titolo “Allegro ma non troppo”. Il libro offre tantissimi spunti di riflessione sullo sfacelo del nostro Paese al quale purtroppo siamo costretti ad assistere e dove sempre più primeggiano persone di diverso spessore, quindi come direbbe l’autore del libro, appartenenti a diverse categorie. Infatti l’autore sostiene che gli essere umani rientrino in una delle seguenti quattro categorie: gli sprovveduti, gli intelligenti, i banditi e gli stupidi.

A ben vedere, già nelle esperienze della vita quotidiana possiamo dire di aver avuto a che fare con ciascuna di queste quattro figure. Se ci siamo relazionati con una persona che si è procurata un vantaggio a nostro danno eravamo incappati in un bandito; se poi la persona con la quale ci siamo imbattuti (poche a dire il vero), con le sue azioni ha causato un danno a lui e un vantaggio a noi era uno sprovveduto; quando invece dalle gesta della persona con cui ci siamo relazionati ne abbiamo tratto entrambi dei vantaggi, allora era una persona intelligente (poche anche queste). Tuttavia, se sono davvero poche le persone appartenenti alle categorie degli sprovveduti o degli intelligenti, tante invece appartengono a quella dei banditi. Infine, se poi vogliamo proprio dirla tutta, quante persone abbiamo invece incontrato, in delle circostanze che rappresentano la quotidianità, cioè situazioni in cui perdiamo tempo, denaro, energie a causa delle improbabili e imprevedibili azioni di qualche altro, tanto da provocarci danni, problemi, frustrazioni, senza che nessuno, neanche loro ci potessero guadagnare niente? Ecco, se in quelle situazioni ci sembra proprio di non capire perché tale fattispecie di persone si comporti in tal modo, allora, come direbbe l’autore del libro, siamo al cospetto di gente appartenente alla categoria degli stupidi.

Nel mondo in cui viviamo, in cui pullulano incapaci, raccomandati, presuntuosi e incompetenti, certamente è difficile incontrare oggi giorno, persone “intelligenti” (che arrecano vantaggi per tutti) o “sprovveduti” (che recano vantaggi solo agli altri a danno loro).

Siamo invece inondati da persone che si possono qualificare, secondo la distinzione dell’autore, come “banditi” o “stupidi”.

Pensate per un attimo a ciò che giornali e tv ci riportano quotidianamente, agli scandali, agli sperperi di denaro pubblico… Queste persone non appartengono alla categoria degli “intelligenti”, in quanto dalle loro malefatte si ricava un vantaggio unicamente personale, a danno degli altri. Pensiamo solo a cosa hanno provocato decenni di sprechi e sperperi! Il disagio economico di un intero Paese!

Il danno provocato da costoro è tanto maggiore quanto maggiore è la posizione di rilievo che occupano.

Ma se poi si guarda meglio, anche oggi non mancano quelle persone che, messe in un qualche posto, o creata qualche poltrona ad hoc, sono in grado di creare danni pur non avendo alcun vantaggio personale. Persona tipica, appartenente alla categoria degli “stupidi”.

Non so quale delle due categorie sia prevalente, ma certamente entrambe superano le altre due.

Potremo dire un giorno che il politico di turno o il personaggio che ricopre un posto di autorità possa agire da persona intelligente?

Oggi, da quel che si vede in giro, siamo circondati da “banditi” e “stupidi”, non so come potremo risalire la china con questa gente al comando. Certamente è difficile, ma non possiamo non sperare in un qualche miracolo, perché solo un miracolo può tirarci fuori da questa impasse.

Per concludere, in questa Italia di travestimenti, di inconsistenza, di decisioni che stentano ad arrivare e illusioni che si moltiplicano, vorrei chiudere con le parole dello scrittore francese Nicolas deChamfort, che qualche secolo fa notava come vi siano “stupidaggini ben mascherate, al pari di sciocchi molto ben vestiti”. Potremo dargli torto solo quando avremo meno stupidi e meno banditi che siedono sulle poltrone del potere!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

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