2 aprile 2012

LA SCONFITTA DEI GIOVANI COMMERCIALISTI

A cura di Antonio Gigliotti

La vittoria ha cento padri, ma la sconfitta è orfana.

Ci lasciamo alle spalle il Convegno Nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti, tre giorni di dibattito che hanno fornito molti spunti di riflessione, non sempre – purtroppo – positivi per la Categoria.
Il tema dell’incontro è stato "I Dottori Commercialisti come risorsa per gli Enti Locali: la sfida dei Giovani".

Chi ha seguito, però, l’avvicendarsi dei fatti che ha travolto i commercialisti negli ultimi tempi, non può non notare come questa sfida sia difficile da vincere visto lo stato attuale della Categoria, che si trova ad oggi schiacciata da mille oneri e privata delle competenze proprie della professione.

Sono rimasto molto colpito da quanto detto dalla Presidente dell’Unione Giovani, Eleonora Di Vona, in merito alle prossime elezioni del Consiglio Nazionale. La Di Vona ha dichiarato che: “il sindacato di cui è al vertice non appoggerà candidati, bensì idee e progetti, verificando chi li farà propri e con quale grado di credibilità”.

Se dunque la Presidente Di Vona sosterrà una lista solo per il programma, e quindi per la realizzazione degli obiettivi che con esso dovrebbero essere perseguiti, significa che la stessa ha già escluso un candidato in particolare. Mi riferisco all’attuale Presidente Claudio Siciliotti che ha espressamente dichiarato e sottoscritto, al punto 2) del suo programma della scorsa elezione, il proprio impegno irrevocabile a non ripresentarsi al termine del quinquennio 2008-2012. Questo impegno non mantenuto è la prova schiacciante di quanto Claudio Siciliotti non sia più credibile.

Tanto più, considerando che la sua candidatura non è di certo stata richiesta per acclamazione ed in più si contrappone ad un’altra. Bisogna guardare al programma, ma anche a chi lo sottoscrive, per valutarne davvero l’affidabilità.

In seconda battuta, non si può non toccare il tema dei revisori degli Enti Locali ai quali è stato dedicato il tema del Congresso dei Giovani Dottori Commercialisti. In tale vicenda ne usciamo tutti come dei perdenti e soprattutto i giovani; sono loro che ne pagano maggiormente le conseguenze.

Purtroppo l’appuntamento con i Giovani Commercialisti, che avrebbe dovuto dare loro uno stimolo a trovare uno sbocco nel settore degli Enti Pubblici, non si è concluso nel migliore dei modi, dal momento che non possiamo non rilevare come, anche il Sindacato dei Giovani Dottori Commercialisti nulla ha potuto a difesa dei propri iscritti, insieme altresì alla poca autorevolezza dimostrata dal nostro Consiglio Nazionale, le cui indicazioni, fornite ai vari Ordini con le informative n. 53/2011 e n. 85/2011 sono state completamente disattese dal Ministero competente con il recente D.M. del 15 febbraio 2012.

Ma al di là di ogni polemica, quanto finora detto ci offre lo spunto per riflettere sulla necessità, oramai non più procrastinabile, di cambiare il metodo con cui vengono affrontati i problemi inerenti la nostra Categoria, e allontanarci, in fase di risoluzione di essi, dalle questioni politiche/elettorali, che possono solo inficiare la nostra unitarietà e contribuire a collezionare ulteriori insuccessi.

In virtù di ciò, ribadisco ancora una volta, come non possiamo più permetterci di subire ulteriori sconfitte perché forse troppo impegnati in campagna elettorale. La base della categoria non lo accetta più.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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