2 novembre 2011

NON PIU’ “USATI” MA CONSULTATI

A cura di Antonio Gigliotti

Fin dalla nascita di Fiscal-Focus.info abbiamo chiarito come fosse nostra intenzione parlare alla base e della base. Riportare l’attenzione sui temi concreti che riguardano la maggior parte dei commercialisti italiani. Questo non vuol dire certo tralasciare problematiche più ampie come la crisi globale che ci attanaglia da molto tempo. Al contrario la nostra scommessa è affrontare l’attualità tutta, nazionale e internazionale, ma farlo secondo il punto di vista del professionista, dell’iscritto alla Categoria.
E’ con soddisfazione - dopo qualche mese in cui abbiamo scritto e dato voce a storie dimenticate, situazioni oppressive e modi diversi di guardare al futuro – che leggo le mail arrivate in redazione. Lettere scritte da commercialisti che si sentono trascurati dalla categoria, che non condividono la strada intrapresa ma che non possono dire la loro. Mancano gli spazi, la voglia di ascoltare. La base vuole rispetto, si sente spogliata della sua dignità professionale.
Ne approfitto per dire al collega di Ragusa, al quale non è andato giù quanto dichiarato dal nostro presidente in occasione di una intervista rilasciata al 24 Ore, che condivido in pieno le sue osservazioni, e voglio sforzarmi di pensare che forse alcune cose sono state dette in quella circostanza inconsapevolmente ma che forse mai come in queste circostanze sarebbe adatto l’aforisma “Meglio parlare poco e bene, che molto e per niente”.

Ma al di là di questa condivisione di pensiero con il nostro lettore , quel che più mi ha colpito è che i professionisti che ci hanno scritto sono pieni di idee e proposte per migliorare la situazione. Non è vero che non si può fare nulla, che dobbiamo accettare passivamente gli effetti della crisi o dell’instabilità politica. Non è vero.
Di seguito troverete le soluzioni avanzate da alcuni colleghi che, nonostante siano professionalmente sfruttati e dimenticati, hanno la forza e il coraggio della proposta. Unire le forze e migliorare. Niente parole vuote.
Proprio per far capire che così non possiamo più andare avanti, ma nello stesso tempo non possiamo limitarci solo e soltanto a lamentarci, da oggi inizieremo a portare avanti delle proposte, per dare un seguito e non lasciare al vento le precise indicazioni date da tutti voi:

CONTROLLO SOGEI ED ENTRATEL
PROBLEMA - Dopo aver passato un’intera giornata nel chiudere una dichiarazione dei redditi, IVA o IRAP, credi di aver fatto tutto, ti appresti a fare il controllo SOGEI e… ti compare il messaggio SENZA SEGNALAZIONI, allora credi, dico credi, che sia tutto andato bene. Allora apri Entratel, dopo aver, ovviamente, verificato di avere scaricato tutti gli aggiornamenti necessari, ti accingi all’invio… e NO , il controllo Entratel non passa, ti inibisce il passo successivo dedicato all’autentica del file.. allora che fai, cerchi di capire dove sta l’errore, intanto i minuti passano, a volte anche le ore… ore ovviamente che nessuno mai ci retribuirà.
Ed ancora se uno ad esempio sbaglia un F24 posso correggere il codice tributo (ormai solo in alcuni casi…..), ma se ad esempio uno invece sbaglia il codice fiscale in una delega, siamo rovinati in quanto non lo potrò sistemare se non dopo un paio di anni con l’avviso di bonario.
PROPOSTA: Non sarebbe il caso di fare in modo che i controlli di SOGEI abbiamo lo stesso “potere” di quelli ENTRATEL? Mentre in merito ad eventuali “errori sul Mod. F24” inerenti il codice fiscale, non sarebbe il caso di avere un canale telematico dedicato che permette di dialogare per il Mod. F24, avendo quindi la possibilità di sistemarlo immediatamente e non invece attendere qualche anno e poi perdere tempo a ricostruire il tutto?


UNICA INTERFACCIA OPERATIVA
PROBLEMA - Entratel, Telemaco, Dike, Fedra, ecc… ogni giorno siamo lì a “combattere” con questi siti, ad aggiornare la nuova versione, a stare attenti che il nostro sistema operativo non sia in conflitto con il software di turno; magari contattiamo anche il nostro programmatore per far si che ci tranquillizzi escludendo che il non funzionamento non dipenda dal nostro computer; cerchiamo di capire bene come non saltare qualche passaggio.. visto che il nuovo adempimento (talmente nuovo da non averlo ancora studiato bene..) scade fra pochi giorni e noi siamo ancora lì a “interpretare” invece la procedura da utilizzare nel sito.
PROPOSTA: Considerato che tante delle nostre ore le passiamo a “capire” l’utilizzo del nuovo programma, non sarebbe meglio creare un’unica e sola interfaccia capace di “fare tutto” invece che farci dimenare nella giungla dei software operativi? Unica interfaccia o più software, non sarebbe meglio se venissero testati nel migliore dei modi prima di metterceli a disposizione e “spacciarli” per “perfettamente funzionanti”?

CORSIA PREFERENZIALE NEGLI UFFICI
PROBLEMA – Capita spesso di dover chiarire con il Funzionario dell’ Agenzia delle Entrate qualche “avviso bonario” a seguito del mancato “aggancio” della sanzione che hai versato per il ravvedimento operoso. Arrivi in Agenzia e ti trovi lì a fare file estenuanti al pari del contribuente che si trova lì magari solo per chiedere informazioni, … stessa cosa quando ricevi un avviso dall’INPS per un cliente che sembra non aver versato i contributi, allora, dopo aver verificato, grazie all’utilissimo cassetto fiscale che invece è tutto in regola, decidi di chiamare il call-center per risolvere telefonicamente la questione. Anche in questo secondo caso passerai tanto, tanto tempo nel cercare di prendere la linea visto che quel numero è il numero che usa chiunque!
PROPOSTA: non sarebbe più agevole per noi commercialisti avere degli sportelli dedicati negli Uffici pubblici e delle corsie preferenziali anche telefoniche. Risulta evidente che non è sufficiente fare protocolli di intese quando poi si va a cozzare con una realtà di rapporti che non sono quelli contemplati nei protocolli sottoscritti, puntualmente disattesi?

NON RESPONSABILI PER I NOSTRI CLIENTI
PROBLEMA - Fare il commercialista è ormai una missione! Una missione alla quale partecipare con coraggio e senza paure; le responsabilità crescono e si moltiplicano manovra dopo manovra; se pensi alle pesanti sanzioni in materia di antiriciclaggio… non capisco il perché “scaricarci” la responsabilità del comportamento scorretto di quel nostro cliente che non si fa proprio scrupoli a non rispettare le regole che più volte gli sono state da noi spiegate?? Perché, anno dopo anno, ci ritroviamo a dover compilare studi di settore contenenti richieste sempre più dettagliate?? Il cliente nella maggior parte dei casi, (se vogliamo raccontare le cose come vanno in realtà) , non compila gli studi ,la realtà italiana è una realtà fatta da piccoli imprenditori, come ad esempio il fruttivendolo che alle nostre domande ti risponde “ma che ne so io della percentuale sui ricavi di fagiolini che ho venduto?”; o ancora del commerciante di abbigliamento che ti risponde “ma che ne so io della percentuale di maglie in cashmere sui ricavi totali”, e via dicendo, potrei citarne una serie infinita di queste risposte!!! Dunque, cos’è che accade al verificarsi di queste risposte?? Ti armi di santa pazienza e mentre sei lì che pensi che ti mancano SOLO gli studi ed hai finito la dichiarazione… no, prendi un attimo il raccoglitore contenente tutte le fatture del tuo cliente e cominci a calcolare le tue belle percentuali, e si, è l’unico modo! Nella maggior parte dei casi passerà qualche oretta prima che tu possa raggiungere il primo traguardo del controllo Sogei!!!!
PROPOSTA: In merito all’antiriciclaggio l’unica nostra responsabilità dovrebbe essere quella riguardante la nostra professionalità nel comunicare, nella maniera più chiara possibile, al nostro caro cliente quali sono i rischi che si corrono nel non rispettare le norme riguardanti quel semplice partitario della cassa! Partitario che potrebbe cagionarCI, attualmente, tanti tanti problemi! Non trovo sia giusto accollarci altre responsabilità visto che nel mondo “reale” il nostro cliente ti risponderà che ha capito, che starà attento, ma nella maggior parte dei casi, poi avrà qualche vuoto di memoria e si dimenticherà di ciò che gli abbiamo spiegato. E fidatevi che il vuoto di memoria ce lo avrà anche quando arriverà la sanzione e verrà in studio a dire che noi non lo avevamo avvisato.
Così per quel che riguarda la compilazione degli studi, forse il momento è meno adatto ma non sarebbe magari il caso di concederci un contributo per ogni studio di settore compilato?


ADEMPIMENTI A COSTO ZERO
PROBLEMA - Giornata tipo di un commercialista a fine ottobre: la trasmissione telematica delle dichiarazioni sembra essere un lontano ricordo, è finito il nostro periodo caldo, ti dici! Finalmente potrò dedicarmi a 360° alla contabilità, iniziare a guardare qualche bilancio e fare una proiezione di quel che sarà l’utile così da cominciare a comunicarlo al cliente! Credevi di poter fare solo questo, ma intanto la tua mente va al 16 novembre, una scadenza ricca, oserei dire, ricchissima, sarà un F24 pieno zeppo di codici tributo, (ciò che deriva dal mondo delle paghe, stralci di rateazione imposte da Unico, contributi fissi, Inail) insomma avrai un bel da fare, se pensi al tempo che ci metterai nella sola compilazione, nella verifica di eventuali crediti da poter utilizzare in compensazione, nella preparazione del file telematico, nell’aggiornare l’ultimissima versione di Entratel. Con la mente ritorni nel tuo studio e decidi di concentrarti alla contabilità di cui sopra… invece no! Devi accantonare un attimo perché alla porta del tuo studio bussano tutti gli ingegneri ed architetti, tuoi clienti, (e che tu avevi precedentemente avvisato) che ti chiedono se per favore puoi fare la loro personale registrazione al sito della loro Cassa di Previdenza; da quest’anno è necessario registrarsi perché la trasmissione della loro dichiarazione contributiva per il 2010 si può trasmettere solo online. Si certo procederai per loro a registrarli, e poi una volta che sei nel sito, procederai per loro anche alla trasmissione della dichiarazione… ovviamente dopo aver passato un po’ del tuo tempo a capire come funziona il sito Inarcassa, a cercare il momento in cui ritieni che possa essere meno intasato visto che è tutta la mattina che provi e non riesci neanche ad entrarci… alla fine cosa decidi di fare per rispettare per tempo questo adempimento? Andrai allo studio alle 7.30 di mattina ed il sito funzionerà perfettamente!!! Intanto quel giorno starai allo studio una decina di ore! Dopo aver passato qualche giorno a fare questi adempimenti che direi non sarebbero proprio di competenza nostra, ecco che finalmente torniamo alla nostra contabilità.
PROPOSTA: Questa è la realtà di quel 90% di colleghi, di medie e piccole dimensioni, che ai più sfuggono, con una miriade di adempimenti e correlativi intoppi che ti fanno perdere tanto tanto tempo, non contabilizzato nelle nostre parcelle…. Nel caso di specie, avere la possibilità di avere una linea dedicata con Le Casse da poter consultare…


MAGGIORE VICINANZA DELLA NOSTRA GOVERNANCE ALLA BASE
PROBLEMA – Come più volte ripetuto e scritto, la categoria è formata per il 90% da piccoli e medi studi, che non compiono operazioni straordinarie, ma che vivono sulla tenuta della contabilità e su altre piccole cose. A volte si percepisce che la nostra governance, forse perchè appartenente a grossi studi, dove si effettuano solo grandi operazioni (fusioni, trasformazioni oppure solo contenzioso), non capisca le reali esigenze della base.
PROPOSTA- Maggiore vicinanza alla base, soltanto in questo modo, forse si riescono a capire le reali esigenze della categoria.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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