L'introduzione del Codice della Crisi d'Impresa ha portato a una significativa evoluzione del diritto societario italiano, estendendo l'obbligo di adottare adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili a tutte le imprese operanti in forma societaria o collettiva. Questa integrazione al Codice civile, che inizialmente interessava solo le società per azioni (Spa) a seguito della riforma del 2003, è ora un paradigma comune per tutte le tipologie societarie.
L'allargamento dell'obbligo di adeguati assetti -Il nuovo contesto normativo impone a tutti gli imprenditori, inclusi quelli di piccole e medie dimensioni, di dotarsi di strutture adeguate per una gestione efficiente e trasparente delle loro attività. Questo obbligo, che è entrato in vigore operativamente con l'articolo 2086 del Codice civile prima del luglio 2022, mira a prevenire situazioni di crisi aziendale attraverso una gestione preventiva e strutturata.
Tuttavia, molte imprese hanno interpretato erroneamente questo obbligo, confondendo l'entrata in vigore dell'intero Codice della Crisi con quella degli adeguati assetti, causando ritardi nell'implementazione effettiva di modelli organizzativi idonei.
L'importanza degli adeguati assetti nella gestione d'impresa -Nonostante l'attenzione dedicata agli indici e agli indicatori di crisi, è l'implementazione di adeguati assetti organizzativi che costituisce la vera chiave per una gestione sana e reattiva dell'impresa. Questi assetti permettono di raccogliere informazioni cruciali per rilevare tempestivamente segnali di crisi e attivare prontamente le misure necessarie per il risanamento.
Gli slittamenti nell'entrata in vigore del Codice della Crisi possono offrire alle imprese il tempo necessario per adeguarsi a questi nuovi requisiti, favorendo un cambio culturale fondamentale. Infatti, la corretta implementazione degli assetti organizzativi è essenziale non solo per rispettare le normative, ma anche per assicurare una gestione aziendale sostenibile e resiliente.
La procedura di composizione negoziata della crisi -In questo contesto, la nuova procedura di composizione negoziata della crisi, supportata dal decreto del Ministero della Giustizia del 28 settembre 2021, introduce strumenti operativi come il "Test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento" e una dettagliata "Check list per la redazione del piano di risanamento". Questi strumenti sono pensati per aiutare gli imprenditori a valutare lo stato di salute delle loro imprese e individuare eventuali squilibri.
Tuttavia, senza una solida base costituita da adeguati assetti organizzativi, tali strumenti rischiano di perdere la loro efficacia. È attraverso questi assetti che un'impresa può gestire correttamente le proprie attività, rilevare in modo tempestivo eventuali segnali di crisi e adottare le misure correttive necessarie.
Conclusione - L'adozione di adeguati assetti organizzativi rappresenta un cambiamento culturale essenziale per le imprese italiane, soprattutto per quelle di piccole e medie dimensioni. Il Codice della Crisi non deve essere visto solo come un insieme di obblighi normativi, ma come un'opportunità per migliorare la gestione aziendale e garantire la sostenibilità a lungo termine. Solo così le imprese saranno in grado di affrontare le sfide future con maggiore resilienza e consapevolezza.
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