Il Terzo Settore, costituito da oltre 360.000 istituzioni, è una pietra angolare dell'ordinamento sociale ed economico italiano. La Legge Delega di riforma fiscale (Legge 9 agosto 2023, n. 111) interviene in maniera significativa su questo settore, puntando a semplificare e razionalizzare la disciplina tributaria del mondo non profit. L'obiettivo è creare un collegamento strutturale tra la normativa attuale e le innovazioni introdotte dalla riforma del Terzo Settore.
Misure in Vigore del CTS - Il Contesto Terzo Settore (CTS) introduce diverse misure, alcune delle quali richiedono l'autorizzazione dell'Unione Europea. Tra queste, spiccano il "Social Bonus," i "Titoli di Solidarietà," agevolazioni in tema di imposte indirette e tributi locali, nuovi criteri di commercialità/non commercialità, un regime di detrazioni/deduzioni per erogazioni liberali, e il regime forfettario per Enti del Terzo Settore (ETS) non commerciali.
Imposta Sostitutiva - Una delle novità più rilevanti riguarda l'introduzione di un'imposta sostitutiva per i soggetti beneficiari, compresi gli enti di nuova iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) e gli ETS già iscritti al Runts. Questa imposta sostitutiva, ad esempio pari al 5% del valore dell'immobile, si applica nel caso di passaggio dei beni dall'attività commerciale a quella non commerciale.
Nuovo Regime "Duale" IRES -Un altro aspetto significativo è l'introduzione di un regime "duale" dell'Imposta sul Reddito delle Società (IRES). Questo regime, accessibile sia alle imprese che agli enti, impone il divieto di distribuzione degli utili. Tuttavia, consente un'aliquota ridotta per tassare gli utili conseguiti in caso di specifici investimenti o accantonamenti degli utili.
Impatto delle Nuove Normative - La riforma fiscale, ancorata alla Legge Delega, mira a raggiungere diversi obiettivi. Innanzitutto, si propone di razionalizzare il sistema tributario riguardante gli enti del Terzo Settore, garantendo il coordinamento con le altre disposizioni tributarie e rispettando i principi di mutualità, sussidiarietà e solidarietà. Inoltre, prevede un regime speciale per il passaggio dei beni da attività commerciale a non commerciale, in conformità con le disposizioni del Codice del Terzo Settore.
Adattamenti Necessari - La riforma introduce un cambiamento di prospettiva rispetto alle attuali disposizioni per gli enti non commerciali. Ad esempio, il passaggio dei beni da una sfera all'altra potrebbe comportare l'emersione di plusvalenze tassabili. Per attenuare questo carico impositivo, la Legge Delega prevede l'applicazione di un'ampia imposta sostitutiva sulle plusvalenze latenti.
Coordinamento Normativo - La delega Fiscale punta anche a coordinare le agevolazioni fiscali previste per i soggetti non commerciali con quelle del Codice del Terzo Settore. Ad esempio, potrebbe estendere l'agevolazione fiscale per le erogazioni liberali destinate alle attività di ricerca scientifica alle realtà del Terzo Settore con scopi simili.
Volontariato di Competenza - Infine, la riforma affronta il tema del "volontariato di competenza," proponendo di estendere i benefici fiscali alle imprese che prestano lavoratori agli enti del Terzo Settore. Un ulteriore passo potrebbe essere l'incremento della soglia di deducibilità dei costi dei dipendenti utilizzati come volontari nelle realtà non profit.
In conclusione, la Legge Delega rappresenta un passo significativo verso una fiscalità più adatta alle specificità del Terzo Settore, con l'obiettivo di promuovere la solidarietà e il contributo delle organizzazioni non profit al benessere sociale.
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