4 novembre 2020

Indicatori di allerta: le scelte del business tra pandemia e nuovo codice della crisi

Prima parte

Autore: Alfonso Sica
Dopo un periodo di attesa relativamente breve il CdM, nella seduta del 18 ottobre 2020, ha dato il via libera definitivo al testo del codice della crisi e dell’insolvenza contenente disposizioni integrative e correttive al D.Lgs 14/2019. Contestualmente, è stata prorogata al 01-09-2021 l’entrata in vigore del nuovo testo normativo. Gli interventi introdotti sono stati molto sostanziosi e puntuali, toccando buona parte degli articoli del decreto in commento. Nell’attuale contesto, animato da una crisi economica ragguardevole che ha indotto sia le autorità governative che le amministrazioni di enti privati a rivedere molte delle strategie poste in essere durante il periodo di “normalità”, appare interessante analizzare gli interventi contenuti nel decreto correttivo. Essi vanno ad incidere direttamente sull’articolo 13 del D.Lgs 14/2019, modificandone radicalmente sia la portata che il contenuto.

Il disposto normativo dell’articolo 13 ante modifiche - La disposizione in esame individua quali sono gli indicatori di crisi che creano squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario. Precisa, inoltre, che gli indici oggetto di misurazione degli squilibri sono quelli relativi alla sostenibilità degli oneri dell’indebitamento con i flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare. Ulteriori indici che esprimono tali squilibri sono riferibili all’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli dei terzi, ed alla tempestività dei pagamenti. A tal fine rilevano i reiterati e significativi ritardi. Gli indici summenzionati, elaborati con cadenza almeno triennale dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, tenendo conto anche della migliore prassi nazionale ed internazionale, valutati unitariamente, possono far ragionevolmente presumere la sussistenza di uno stato di crisi all’interno dell’impresa.

L’importanza della governance - In un mercato globale, caratterizzato da dinamiche in continua evoluzione, la scelta del modello di governance più adatto ad affrontare e gestire i cambiamenti, diventa di fondamentale importanza. Ci si riferisce all’insieme di regole, di principi, di meccanismi e di relazioni che disciplinano la gestione di un’impresa, ovvero, la struttura apicale di un ente attraverso la quale vengono assunte le decisioni aziendali e si individuano le modalità pratiche e gli strumenti idonei al raggiungimento degli obiettivi. Il modello di governance adottabile potrà essere:
  • tradizionale;
  • monistico;
  • dualistico.

Il sistema di gran lunga applicato dalle imprese italiane è quello di tipo tradizionale. Esso prevede la presenza di un amministratore unico o di un consiglio di amministrazione e di un collegio sindacale, ove richiesto. Come appena accennato, l’organo amministrativo oltre a rappresentare la società si occupa anche della gestione amministrativa.

Il collegio sindacale ha, invece, il compito di esercitare un’attività di controllo sull’operato svolto dall’organo amministrativo.

L’organo di gestione, per poter svolgere al meglio l’incarico ricevuto, specie nelle aziende di medie o grandi dimensioni, si avvale sia di consulenti esterni che interni per ottenere, in ogni momento, le informazioni necessarie all’adozione delle migliori decisioni. Come dianzi accennato,ne contesto attuale, prima di adottare scelte di rilievo, è necessario disporre di indicatori guida o misuratori delle performance aziendali. La misurazione dei processi aziendali richiede l’individuazione di un sistema o un insieme di indicatori che consentano di rappresentare, in un determinato contesto, l’attitudine dell'impresa a raggiungere uno scopo ben definito nel breve, medio e lungo periodo.

Il peso della crisi epidemiologica da Covid-19 - La crisi economica generata dalla persistente presenza della pandemia in tutto il mondo, ha creato rilevanti difficoltà sia a livello strategico che di governance. Le imprese tutte, quotidianamente, sono costrette a rivedere le scelte e gli obiettivi, dovendo rimodulare i propri piani in funzione degli eventi sanitari. In questo nuovo scenario per le imprese si va prospettando un delicato momento di riflessione ed azione. Infatti, viene chiesto alla governance di dare prova della reale tenuta delle strategie studiate e la loro adattabilità al modello di business del momento.

Gli indici qualitativi e di rischio - Gli indici summenzionati, nell’attuale contesto socio economico, assumono un ruolo di primaria importanza essendo in grado di fornire risposte utili all’adozione di particolari provvedimenti o soluzioni da parte della governance dell’azienda. Sono, inoltre, di estrema utilità per la rilevazione tempestiva dell’esistenza di uno stato di crisi o di insolvenza, anche alla luce delle disposizioni correttive ed integrative di cui all’articolo 13 del D.Lgs 14/2019.
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