13 settembre 2023

Responsabilità del revisore nella trasmissione del Modello 770

Autore: Redazione Fiscal Revisione
Nel panorama normativo vigente, la sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali si configura come un essenziale dovere. Anche se non figura tra i princìpi di revisione internazionali (ISA Italia), essa è chiaramente imposta dalla legislazione. L'art. 1, comma 5, del D.P.R. 322 datato 22 luglio 1998, stabilisce che le dichiarazioni delle società e degli enti assoggettati all'imposta sul reddito delle società, quando sono sottoposti al controllo contabile secondo il Codice Civile o leggi speciali, devono essere sottoscritte dai medesimi soggetti incaricati della redazione della relazione di revisione.

Va sottolineato che una dichiarazione priva di tale firma mantiene la sua validità, con l'eccezione delle sanzioni previste dall'art. 9, comma 5, del D.Lgs. 417 datato 18 dicembre 1997, n. 417 e successive revisioni. Pertanto, la sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali è strettamente collegata all'incarico di revisione legale secondo le attuali disposizioni normative.

Ora, analizziamo gli attori chiave responsabili della firma delle dichiarazioni:
  1. Le società di revisione: Queste società designano il responsabile dell'incarico di revisione per sottoscrivere le dichiarazioni fiscali.
  2. Il sindaco unico o il Collegio sindacale: Questi enti, incaricati della revisione legale, assumono l'onere di apporre la loro firma sulle dichiarazioni fiscali.
  3. Il revisore unico: Se un revisore è chiamato a eseguire una revisione volontaria, il soggetto responsabile della firma delle dichiarazioni fiscali resta il Collegio Sindacale (o il sindaco unico) con l'incarico di revisione legale.
È cruciale rispettare scrupolosamente la normativa vigente poiché le dichiarazioni soggette a firma includono anche il modello 770.
Passiamo ora a esaminare i passaggi che il revisore deve intraprendere prima di apporre la propria firma sul modello inviato all'Agenzia delle Entrate.

Inizialmente, il revisore verifica l'accuratezza dei dati indicati nei frontespizi delle dichiarazioni. Verifica che il tipo di dichiarazione, i quadri compilati, il periodo d'imposta e il legale rappresentante della società che sottoscrive la dichiarazione siano correttamente indicati. Questa revisione si basa sia sulle informazioni fornite dalla società, sia sulla consultazione della documentazione storica a disposizione.

I passaggi successivi si concentrano su due punti chiave:
  1. Revisione delle scritture contabili per verificare i dati esposti nel modello 770.
  2. Confronto dei dati risultanti dal modello 770 con quelli registrati nella contabilità, utilizzando campioni per i soggetti sui quali sono state applicate ritenute.
Per quanto riguarda il modello 770, il revisore esegue controlli mirati per verificare la coerenza tra i dati del modello e le certificazioni uniche (CU) dei dipendenti e degli autonomi fornite dalla società. L'obiettivo è confermare l'accuratezza delle ritenute trattenute e versate. Inoltre, si effettua una verifica attraverso gli F24 in possesso del revisore per assicurare la coerenza tra i versamenti effettuati e quelli indicati nel quadro ST e SV del modello 770, nonché per garantire la corretta esposizione di eventuali crediti e compensazioni.

Successivamente, il revisore procede all'armonizzazione dei dati inseriti nel modello con quanto risulta dalla contabilità. Questa fase comporta l'analisi delle schede contabili relative alle varie tipologie di ritenute d'acconto applicate dalla società, come quelle per lavori dipendenti o autonomi.

Va evidenziato che le procedure di controllo devono essere adattate alle particolari circostanze della società autrice delle dichiarazioni fiscali e alle peculiarità del suo settore di attività, che possono influire sui contenuti delle dichiarazioni stesse.

In chiusura, il revisore è tenuto a firmare le dichiarazioni fiscali della società oggetto di revisione. Per ridurre al minimo il rischio, il revisore si avvale di documentazione di supporto e di elementi probatori. Questo servizio, aggiunto a quanto già fornito durante il processo di revisione annuale, costituisce un ulteriore elemento di sicurezza per garantire la corretta trasmissione delle dichiarazioni all'Agenzia delle Entrate.
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