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Domanda - Dal 1° febbraio 2024, il TipoDocumento “TD28” può essere utilizzato per le fatture da soggetti non residenti identificati in Italia che, erroneamente, abbiano emesso fattura con IVA, anziché in reverse charge. Si chiede se lo stesso TipoDocumento possa essere utilizzato nel caso di err

Domanda - Una società italiana equiparata ad una agenzia di viaggi vende un pacchetto turistico ad un soggetto passivo italiano per una convention che si terrà negli Stati Uniti, applicando il titolo di non imponibilità IVA dell’art. 9 del D.P.R. n. 633/1972. Il soggetto passivo acquirente riadde

Il pro rata di detrazione è la modalità di esercizio della detrazione dell’IVA in caso di svolgimento sia di attività imponibili, sia di attività esenti, basata sulla detrazione in proporzione alle attività che danno luogo all’effettuazione di operazioni imponibili. Ai fini dell’individuazione de

Domanda - Si chiede se, ai fini dell’esclusione da IVA in Italia delle prestazioni di servizi “generiche” rese da un soggetto passivo italiano, sia richiesta l’iscrizione nell’archivio VIES del prestatore, oltre a quella del committente comunitario, soggetto IVA. Risposta - La lett. e-bis) dell’

La mancata emissione della fattura nei termini legislativamente previsti – cui va equiparata la tardività di tale adempi-mento – comporta l’applicazione delle sanzioni di cui all’articolo 6 del D.lgs. n. 471/1997, rubricato “Violazione degli ob-blighi relativi alla documentazione, registrazione ed i

I contribuenti che presentano il modello IVA 2024, riferito al periodo d’imposta 2023 con un credito risultante, possono portarlo in detrazione nelle liquidazioni periodiche successive, oppure utilizzarlo in compensazione nel modello F24 per il pagamento di tributi a debito, o chiederne il rimborso.

Il credito IVA maturato nell’anno di imposta 2023, nel limite di 5.000€, è utilizzabile dal 1° gennaio 2024. La parte eccedente può essere compensata dal decimo giorno successivo all’invio della dichiarazione solo se essa reca il visto di conformità rilasciato da parte di un soggetto abilitato, o

Il reverse charge “interno” si applica alle operazioni riconducibili all’art. 17, commi 5, 6 e 7, del D.P.R. n. 633/1972 e all’art. 74, commi 7 e 8, dello stesso D.P.R. n. 633/1972, a condizione che il cessionario/committente sia un soggetto passivo IVA nel territorio dello Stato. L’art. 17, comm

Con riferimento all'opzione per l'IVA differita per cassa, sulla fattura deve necessariamente essere presente l'annotazione che si tratta di operazione con imposta a esigibilità differita, pena l'applicazione del regime ordinario. È quanto ha precisato la Corte di cassazione (Sez. V civ.) con l’o

La problematica del divieto di emissione di fattura elettronica continua a tenere banco. Non solo gli operatori del settore sanitario che rendono prestazioni alle persone fisiche riscontrano più di una difficoltà, ma anche i veterinari, sui quali andremo in questa sede ad accentrare l’attenzione.