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Non risponde del reato nei confronti dell’INPS il socio accomandatario che non partecipa effettivamente alla gestione dell’azienda. È quanto emerge dalla Sentenza n. 15786/2018 della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, resa in fattispecie concernente il reato di omesso versamento di rite

In materia di reati fallimentari, dalla lettura della Sentenza n. 15463/2018 della Corte di Cassazione (Sez. V Pen.,), emerge che il libro dei cespiti deve ritenersi ricompreso tra le scritture richiamate dal comma secondo dell’articolo 2214 del codice civile, con la conseguenza che la sua omessa/ir

In tema di imposta di registro vale il principio dell'autonomia dei singoli negozi, come si desume dalla previsione di cui all'art. 22 del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, la quale stabilisce che, se in un atto sono enunciate disposizioni contenute in atti scritti o contratti verbali non registrati e

Con la sentenza n. 7438 del febbraio 2018, la Corte di Cassazione – Sez. 2 penale – relativamente al reato di appropriazione indebita, ha ribadito il principio secondo il quale la regola di giudizio compendiata nella formula «al di là di ogni ragionevole dubbio» (articolo 533 c.p.p.) non esclude che

Chi ha evaso l’IVA per un importo non superiore a 250.000 euro può chiedere la revoca della sentenza definitiva di condanna ex art. 673 c. 1 cod. proc. pen. È quanto emerge dalla sentenza n. 15172/18 pubblicata ieri dalla Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione. Il caso. Un imprenditore

Stando a una recente sentenza della Corte di Cassazione, si configura il reato di bancarotta impropria da operazioni dolose, ai sensi dell’articolo 223, comma 2, n. 2, Legge Fallimentare, quando gli amministratori frodano il Fisco attraverso l’utilizzo di fatture false; il reato sussiste perché è pr

Ogni atto tributario, sia che si tratti di accertamenti fiscali dell’Agenzia delle Entrate, che di cartelle di pagamento o altri atti esattoriali, deve permettere al contribuente di comprendere chiaramente la natura e l’ammontare della pretesa, pena l’illegittimità dello stesso e quindi la sua nulli

Con la sentenza 21 febbraio 2018, n. 35, la Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 10-quater D.lgs. n. 74/2000 nella parte in cui indica il limite di punibilità in 50.000 euro annui anziché in 150.000 euro. L’art. 10-quater è finito sotto

Il rapporto della Guardia di finanza che segnala la presenza di altri creditori può compromettere la richiesta di revoca del fallimento, poiché il giudice deve tenere conto di quel documento nella valutazione dello stato di insolvenza anche quando dai bilanci risulta un attivo superiore al passivo.

Da una recente pronuncia della Corte di Cassazione emergono due importanti indicazioni in materia di frode fiscale: si configura il concorso tra i reati di cui agli articoli 2 e 8 del D.Lgs. 74/2000 quando in capo a ununico soggetto si concentrano le posizioni di emittente e di utilizzatore di