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La cartella di pagamento emessa sulla base della sentenza tributaria passata in giudicato è nulla per la parte concernente gli interessi, se l’Ufficio ha omesso di indicare i criteri di calcolo. Lo ha stabilito la Sesta Sezione Civile – T della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 10481/2018, pubb

La Corte di Cassazione, nell’ordinanza n. 10483 pubblicata ieri, accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, afferma che il raddoppio dei termini per l’esercizio dell’attività accertatrice opera «in presenza di seri indizi di reato che facciano insorgere 1'obbligo di presentazione di denuncia

In caso di disconoscimento della detrazione IVA, il Fisco deve produrre in giudizio il PVC così da mettere in condizione il giudice di valutare gli elementi indiziari della dedotta inesistenza delle operazioni commerciali. È quanto emerge dalla lettura dell’ordinanza n. 10401/2018 della Sesta Sezion

Nel caso di adesione alla definizione agevolata ex art. 6 D.L. n. 193/16 il contribuente non può essere condannato al pagamento delle spese del giudizio. La condanna si porrebbe in contrasto con la “ratio legis” traducendosi, sostanzialmente, in un maggior onere di definizione agevolata rispetto a q

In caso di mancata valida presentazione della dichiarazione fiscale, il contribuente rimane esposto alla pretesa del Fisco anche laddove dimostri di essersi affidato, per la trasmissione in via telematica, al commercialista. Lo precisa la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione con l’ordinan

In tema di riscossione delle imposte, prima di procedere all’iscrizione a ruolo di un contribuente, deve essere inviato dall’Amministrazione finanziaria, a pena di nullità, l’avviso bonario nei casi in cui sussistono incertezze su aspetti della dichiarazione. Ciò, è quanto emerge dalla sentenza n.

Lo studio di settore può essere utilizzato per valutare la congruità della ricostruzione induttiva del reddito d’impresa sulla base di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti. È quanto emerge dall’ordinanza n. 10030 pubblicata il 24 aprile dalla Sezione Tributaria della Corte di Cassazione

Con l’Ordinanza n.5126 del 5 marzo 2018, il massimo organo di legittimità ha affermato il seguente principio: "Il raddoppio dei termini, disciplinato dall’art.43, comma 3, del D.P.R. n.600/1973 e dall’art.57, comma 3, del D.P.R. n.633/1972, nei testi applicabili all’epoca dei fatti, contempla esclus

Quando i locali destinati all’attività commerciale sono “collegati” all’abitazione del contribuente, non è motivo di nullità dell’avviso di accertamento il fatto che l’accesso sia avvenuto in base a un provvedimento autorizzatorio che non fa menzione di gravi indizi di violazioni tributarie. È qu

La sistematicità con cui il professionista rende prestazioni gratuite, rapportata all'esiguità delle fatture emesse e ai ricavi dichiarati, è elemento idoneo a far ritenere inattendibile la contabilità e, conseguentemente, a consentire al Fisco di procedere alla rettifica della dichiarazione, ai sen