Ricerca

Con l’approvazione del D.L. 138/2011 conv. con modif. L. 148/2011 sono considerate “società di comodo” i soggetti che, pur superando il test di operatività, sono in perdita per 3 anni consecutivi ovvero in perdita per 2 anni e per la restante annualità presentano un reddito inferiore a quello minimo

La normativa restrittiva sulle società di comodo, prevista dalla manovra estiva potrebbe coinvolgere molte imprese che nulla hanno a che fare con il fine antielusivo della norma. L’utilizzo delle cause di esonero previste dalla legge e relative al test dei ricavi, in diversi casi risultano difficili

In sede di conversione del D.L. 138/2011 (c.d. manovra bis) è stato introdotto l’aumento della tassazione a carico delle c.d. “società di comodo” o “non operative” di cui all’art. 30, comma 1, Legge n. 724/94. In particolare, per detti soggetti è disposta la maggiorazione del 10,50% dell’aliquota IR

Giovedì 26 maggio la stampa specializzata ha organizzato un seminario tra professionisti e Agenzia delle Entrate (Reteconomy) nel quale sono state date le risposte ai quesiti posti. I temi trattati corrispondono a: - conferma della rimborsabilità delle imposte dovute in esercizi diversi da quelli a

Una società nel corso del 2009 ha effettuato la rateizzazione di una plusvalenza. Nel perido d’imposta 2010 tale società è stata messa in liquidazione. È corretto considerare nella dichiarazione la quota parte della plusvalenza calcolata per i giorni che vanno dal 1° gennaio 2010 alla data di messa

E' noto che l'applicazione pratica della disciplina delle società di comodo passa attraverso due fasi. Il test di operatività e quello di redditività che, però, è solo eventuale. Nel test di operatività, che è quello nel quale si verifica se la società è o non è di comodo, si mettono a confronto i “

Il D.L. 1° luglio 2009 n. 78, conv. con modif. con L. 3 agosto 2009 n. 102, aveva introdotto un'agevolazione alle imprese che, nel periodo che va dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2010, avessero investito in nuovi macchinari e nuove apparecchiature compresi nella divisione 28 della tabella Ateco. L'a

L’impresa familiare si configura come un istituto anomalo nel panorama delle società previste dal nostro ordinamento giuridico per il carattere di individualità che investe l’imprenditore e il diverso regime fiscale previsto per la tassazione dei redditi. Questa anomalia si rispecchia anche in sede

In una SRL con n. 2 soci, che ha optato per il regime di trasparenza fiscale ai sensi dell'art. 116 del D.P.R. 917/86, il verbale d'Assemblea dei soci che delibera la distribuzione degli utili accantonati, conseguiti negli anni in cui vige il regime di trasparenza, successivo ai verbali che hanno ap

Con la Circolare n. 23/E del 2010 l’Agenzia delle Entrate ha dettato precise direttive agli Uffici in materia di rettifica dell’imputazione temporale dei costi e di recupero delle maggiori imposte versate dai contribuenti. L’Assonime con il parere/approfondimento n. 3 del marzo 2011 ha chiarito che