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Il Decreto Legge n. 87 del 12 luglio 2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 luglio 2018, meglio noto come Decreto Dignità, oltre a riformare la disciplina del lavoro a tempo determinato, ha apportato delle novità anche in merito ai termini entro cui i lavoratori possono impugnare i contratti a

Non sussiste la giusta causa di licenziamento quando le frasi offensive, verso l'azienda e il suo amministratore, sono espresse nel corso di una conversazione su una chat di Facebook cui partecipano un numero ristretto di persone (nella specie, i membri di un’organizzazione sindacale). È quanto eme

Sul datore di lavoro grava la prova della sussistenza della giusta causa di licenziamento, prova che, nel caso di recesso intimato per simulazione d’infortunio sul lavoro, richiede l’allegazione di fatti positivi incompatibili con l’esistenza di detto evento. È quanto emerge da una recente pronuncia

La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10435 del 2 maggio 2018, chiarisce per la prima volta la portata applicativa del comma 7 dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori come novellato dalla legge Fornero del 2012, riguardo la tutela “reintegratoria” nell’ipotesi di «manifesta insuss

Il datore di lavoro non può avvalersi di un’agenzia d’investigazione privata per controllare la diligente esecuzione della prestazione lavorativa, svolta al di fuori dei locali aziendali. Lo ha precisato la Corte di Cassazione, intervenendo in tema di licenziamento disciplinare.

Il datore di lavoro, il quale intenda adottare una sanzione disciplinare, non può omettere l'audizione del lavoratore incolpato, ove quest'ultimo lo abbia espressamente richiesto. Qualora la convocazione sia stata fissata per una certa data, l’incontro deve essere differito se il lavoratore invia un

Un recente intervento della Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha considerato ammissibile il licenziamento di un dipendente assunto con qualifica di autista da una ditta di trasporti, per essere risultato positivo a degli accertamenti tossicologici obbligatori. L’impugnazione proposta dal lavorat

La Corte di Cassazione è tornata ad intervenire sul delicato nodo dell’equilibrato bilanciamento tra il potere organizzativo attribuito dalla legge al datore di lavoro e la tutela della salute e della serenità del lavoratore, in quanto soggetto “debole” per definizione nell’ambito del rapporto di la

Il licenziamento intimato in costanza di malattia, ma prima della fine del periodo massimo di conservazione del posto (c.d. comporto), è nullo per violazione della norma imperativa disposta dall’art. 2110, co. 2 c.c. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione a sezioni unite, con la sentenza n. 125

Sono un lavoratore dipendente adibito al controllo qualità di una piccola azienda; mi è stato notificato il licenziamento in quanto, il mio ruolo è destinato a venir meno per l’introduzione di nuove tecnologie in grado di svolgere, a dire del datore di lavoro, le mie mansioni. Non sono d’accordo in