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Nel reato di omessa dichiarazione, l’accertamento del “profitto” confiscabile può avvenire sulla base dell’accertamento induttivo eseguito dall’Amministrazione Finanziaria, che, ai fini del calcolo dell’IVA, non deve applicare l’aliquota ridotta (10%) sulle cessioni d’immobili abitativi quando l’acq

Con la sentenza tributaria, anche non definitiva, viene meno l’esistenza del “profitto” del reato e quindi il sequestro, mentre il vincolo permane nel caso di sola pronuncia di sospensione dell’atto impugnato. È quanto emerge dalla sentenza n. 19994/17 della Corte di Cassazione. La Terza Sezione

In tema di dichiarazione infedele, è affetto da vizio di motivazione e quindi va annullato il provvedimento di sequestro penale che non considera adeguatamente la pista alternativa indicata dall’indagato per giustificare i movimenti di denaro “sospetti” sui suoi conti. Lo si ricava dalla sentenza

Ai fini della verifica del superamento della soglia di rilevanza penale fissata dall’articolo 5 del D.Lgs. n. 74 del 2000, non è sufficiente il mero rinvio all’accertamento svolto dalla Guardia di finanza con metodo analitico-indittivo. Peraltro il reato di omessa dichiarazione richiede il dolo s

Si configura il reato di dichiarazione fraudolenta ex art. 2 D.Lgs. n. 74/00 anche se i soggetti indicati in fattura esistono ma non sono quelli che hanno svolto le prestazioni. È quanto emerge dalla sentenza n. 20875/17 della Corte di Cassazione. La Sezione Terza Penale della Cassazione ha di

Numerosi sono gli aspetti della confisca per equivalente e del prodromico sequestro preventivo in presenza di reati tributari sui quali la Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi. Alcuni riguardano la legittimità del sequestro nei casi in cui sono in corso rateazioni sul debito sorto in seguito

Recentemente la Corte di Cassazione è intervenuta in materia di reati fallimentari, ribadendo alcuni interessanti principi sulla questione della rilevanza delle operazioni tra società appartenenti allo stesso gruppo. La Sezione Quinta Penale, con la sentenza n. 18987/2017, conferma i seguenti ind

Il sequestro della documentazione comprovante l’illecito penale tributario, ai sensi dell’articolo 253 del Codice di procedura penale, è al centro di una recente pronunzia della Corte di Cassazione. Si tratta della sentenza n. 16622/17 della Terza Sezione Penale, dalla quale emerge che, quando s’ind

Il commercialista che induce dolosamente in errore un proprio cliente circa l’esistenza di un credito d’imposta risponde del reato d’indebita compensazione al suo posto perché, ai sensi dell’articolo 48 del Codice penale, “del fatto commesso dalla persona ingannata risponde chi l’ha determinato a co

Un arresto della Suprema Corte (Sentenza n. 38717 della Sez. 3 Penale, depositata il 19/09/2016, udienza del 30/03/2016) offre lo spunto per fare alcune considerazioni sulle regole che governano l’accertamento dei reati tributari. Il caso. Un soggetto, legale rappresentante di una società, veniva