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Ai fini della sussistenza del reato di dichiarazione fraudolenta ex art. 2 D.Lgs. n. 74/00, la fattura falsa non deve necessariamente provenire da un terzo, potendo anche essere stata formata dallo stesso utilizzatore. È quanto hanno avuto modo di precisare, fra l’altro, i giudici della Terza Sez

In tema di fatture per operazioni inesistenti, ai fini della confisca sui beni dell’emittente, deve farsi riferimento al “prezzo” del reato, cioè al compenso ricevuto, o ad altra utilità, economicamente valutabile, derivante dalla sua commissione. È quanto emerge dalla lettura della Sentenza n. 4032

Il reato ex art. 11 D.Lgs. n. 74/00 si configura anche qualora il Fisco abbia la possibilità di eseguire il pignoramento presso terzi. A precisarlo è la Corte di Cassazione (Sez. 3 Pen.), con la Sentenza n. 40240/18, depositata ieri. I Giudici di legittimità hanno rigettato il ricorso presentato

Il condannato per evasione fiscale può presentare richiesta di revisione, se nel frattempo è intervenuto l’annullamento, in autotutela, della pretesa tributaria; ma ai fini del buon esito dell’azione deve puntualmente argomentare su come le valutazioni espresse dall'Agenzia delle Entrate, alla base

Ai fini della quantificazione del profitto confiscabile, in ordine al reato di omessa dichiarazione, previsto dall'art. 5 D.Lgs. n. 74 del 2000, è irrilevante l’evasione dell’IRAP, non trattandosi di un'imposta sui redditi in senso tecnico. È quanto, fra l’altro, ha avuto modo di precisare la Cor

Chi presenta la dichiarazione IVA non commette il reato di occultamento delle scritture contabili in quanto in tal caso non è configurabile il dolo specifico di evasione richiesto dalla norma incriminatrice. È quanto emerge dalla lettura della Sentenza n. 39243/18 della Terza Sezione Penale della Co

La Corte di Cassazione, in tema di reati tributari, ha affermato che il Giudice di appello, anche d’ufficio, deve porsi la questione se persistano i presupposti per disporre la confisca nei limiti della somma fissata dalla sentenza di primo grado, laddove l’imputato alleghi di avere concordato il pa

Essendo i delitti tributari concepiti sulla rilevanza del dolo di evasione, è evidente come la loro commissione arrechi di norma all’autore un vantaggio economico che può ben costituire il presupposto per il delitto di riciclaggio o impiego di risorse di provenienza illecita (qualora commesso dal te

Il nuovo amministratore della società risponde dell’evasione fiscale quando abbia accettato la carica senza un minimo di controllo preventivo circa l’operato di chi lo ha preceduto. È quanto emerge dalla lettura della Sentenza n. 39230/18 della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione. L

L’amministratore uscente risponde del reato fiscale di cui all’art. 5 del D.lgs. n. 74/00 se ricopriva la carica al momento della scadenza del termine ordinario per la presentazione della dichiarazione fiscale, a nulla rilevando i novanta giorni di proroga. È quanto emerge dalla lettura della Sen