Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la nota protocollo n. 5426/2013, ha fornito utili chiarimenti in merito alla disciplina delle pause non lavorate tra due contratti a tempo determinato successivi. In particolare, secondo gli uffici del Welfare, gli intervalli che devono trascorrere tra un contratto a termine e l'altro indicati dai contratti nazionali prevalgono su quelli fissati dal decreto legge sul lavoro dello scorso giugno (D.L. n. 76/2013, convertito nella L. n. 99/2013). Quindi, è ancora valida la deroga introdotta dalla Riforma del Lavoro (L. n. 92/2012) che concede la possibilità di modificare gli intervalli temporali in aumento o in diminuzione. A tal proposito si rammenta che sulla base di tale
deroga, in alcuni settori sono stati sottoscritti accordi che variavano la durata degli intervalli (per esempio, nel terziario sono stati ridotti a 20 e 30 giorni). L'attuale norma, invece, non prevede più tale possibilità.
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Contratto a termine. Chiarimenti dal MLPS (124 kB)
Contratto a termine. Chiarimenti dal MLPS - Lavoro & Previdenza N. 199-2013
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