2 marzo 2015

Tfr in busta paga dal 01.03.2015

Lavoro & Previdenza N. 39-2015

Da ieri, 1° marzo 2015, i lavoratori del settore privato possono scegliere - per la prima volta in assoluto – di poter anticipare, quindi monetizzare, il proprio TFR mensilmente in busta paga. L’anticipo del TFR - denominato Qu.I.R. “Quota maturanda del Trattamento di fine rapporto come parte integrativa della
Retribuzione” – è richiedibile su domanda da presentare al datore di lavoro, utilizzando l’apposito modello che verrà a breve rilasciato. Infatti, si attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM che disciplina la procedura di erogazione della Qu.I.R. e il funzionamento del Fondo di garanzia. La misura, introdotta in via sperimentale, vale per un triennio, ossia dal 1° marzo 2015 fino al 30 giugno 2018 (40 mesi in tutto). Mentre il TFR maturando, cioè quello che va in busta paga, dipende dal momento in cui si fa la scelta. Quindi, niente da fare per il TFR maturato ante 1° marzo 2015, il quale non potrà essere monetizzato e dovrà essere lasciato in azienda oppure destinato in un fondo di previdenza complementare. Da notare, inoltre, che la scelta - se effettuata - è irrevocabile. Mentre la tassazione che si applica sulla Qu.I.R. è quella ordinaria e non è imponibile ai fini previdenziali.
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