Purtroppo da un primo monitoraggio dei prezzi realizzato da Codacons il costo dei prodotti tipici di Natale non scende rispetto al 2022, quando però questi costi avevano subito una forte impennata dovuta al caro energia per la guerra in Ucraina. Quindi insieme a panettoni, pandori, alberi di Natale, luci, palline e addobbi crescono anche i costi per le settimane bianche che, secondo Assoutenti, arrivano fino a 1.750 euro di spesa a persona.
Monitoraggio CODACONS - Le attese per l’andamento dei prezzi al consumo dei prodotti tipici natalizi erano molto ottimiste in virtù del crollo delle bollette energetiche e della frenata dell’inflazione, ma come fa notare Codacons, da un’analisi attenta dei prezzi, in realtà non c’è stata nessuna frenata, nessun ribasso dei prezzi che restano uguali al 2022. Quindi, spiega Codacons, quel +37% registrato nel 2022 rispetto al 2021 viene mantenuto anche nei listini di questo anno. “Il prezzo medio di pandori e panettoni industriali classici, al netto di offerte o promozioni dei negozi, è attualmente compreso tra i 6 e i 7 euro, prezzo che sale tra gli 11 e i 13,50 euro per quelli di alta gamma. Per i panettoni artigianali il costo varia tra i 30 e i 35 euro al chilo, ma può arrivare fino ad arrivare a 55 euro per quelli realizzati dagli chef più noti".
La stessa cosa succede per altri articoli legati sempre al Natale. E non c’è Natale che tenga senza addobbi e luci. Per esempio per alberi di Natale sintetici, luci e catene luminose, palline e addobbi vari, dopo gli aumenti medi tra il +20% e il +40% applicati lo scorso anno, i negozi non hanno ritoccato al ribasso i prezzi al pubblico mantenendo i listini al dettaglio in linea con il 2022.
A diventare ancora più cari rispetto allo scorso anno sono, invece, i cesti di Natale che, a causa del rincaro dei prodotti del comparto alimentare, subiscono un ulteriore incremento medio del + 16% rispetto al 2022.
Un trend molto particolare, che si è già delineato in queste settimane, registra un incremento della vendita di mini panettoni o pandoro, versioni ridotte da 80-100 grammi, per accontentare un nipotino o da dividere per un piccolo assaggino a fine pasto in modo da mantenere la tradizione in un morso. Il costo di queste confezioni è in media compreso tra 1,80-2,50€ e qui emerge fortissimo il paradosso, visto che per 80 grammi di prodotto si arriva a un prezzo al chilo che sfiora anche i 30 euro.
Allarme ASSOUTENTI - L’allarme viene lanciato da Assoutenti e da Codacons e riguarda le vacanze invernali.
La settimana bianca è diventata sempre più cara per gli appassionati della neve, a causa dei rincari che si sono registrati su tutto il comparto della montagna. Spiega Assoutenti: "I prezzi di skipass, alloggi, ristoranti e servizi vari continuano a salire, e anche per la stagione 2023/2024 si registrano sensibili rincari. Le tariffe degli skipass, dopo gli aumenti dello scorso anno legati al caro-energia, crescono senza sosta: per il Dolomiti Superski il biglietto giornaliero sale del +8,1% rispetto allo scorso anno, +7,8% a La Thuile, +6,5% a Courmayeur, +7,7% a Bormio e +7,6% a Livigno. Ma se si confrontano le tariffe odierne con quelle in vigore nel 2021, si scopre che per il biglietto giornaliero gli aumenti dello skipass raggiungono addirittura il +22,1% a Livigno, +21,7% a Bormio, +19,4% sulle Dolomiti”. Considerando, quindi, le spese per skipass, alloggi, ristoranti e servizi in loco, esclusi i trasporti, per la settimana bianca la spesa nella stagione invernale 2023/2024 sarà compresa in media tra i 1.500 e i 1.750 euro a persona, con un incremento medio del +8% rispetto allo scorso anno.
In crescita anche gli abbonamenti stagionali: dal +3,9% del comprensorio Dolomiti Superski al +6,5% per gli impianti della Valle d’Aosta.
Per non parlare dei voli aerei, come denuncia Codacons, se invece della settimana bianca si decidesse di passare le vacanze in una delle nostre meravigliose isole al mare la cosa non cambia, infatti, in poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%.
Conclusione - Scende l’inflazione, scende la spesa energetica ma i prezzi non scendono e gli stipendi non salgono. E, a noi, non ci resta che farvi tanti “cari auguri” per un Buon Natale…