Nella giornata di ieri, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto, che dal 15 ottobre, estenderà il green pass obbligatorio a tutti i lavoratori. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ribadito ai propri ministri, quanto tale misura sia essenziale per continuare a riaprire in sicurezza. A tal proposito, risulta necessario incentivare gli italiani a vaccinarsi, attraverso una “strategia universalistica”, come la definisce Brunetta, che coinvolga tutto il mondo del lavoro.
Il decreto è stato approvato da tutta la maggioranza, inclusa la Lega, nonostante la contrarietà manifestata da Salvini.
La giornata di ieri, si è svolta senza particolari tensioni, tant’è che in otto ore, hanno avuto luogo la Cabina di regia, il confronto con le Regioni, il Consiglio dei ministri, e la conferenza stampa finale, affidata a Brunetta, a Mariastella Gelmini, ministro per gli affari regionali, a Roberto Speranza, ministro della Salute e al ministro del lavoro, Andrea Orlando.
L’ unica tensione che si è verificata, è stata quella tra il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, il quale chiede di aumentare la capienza di cinema e teatri al 100%, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, che si dice contrario. In merito, il premier Draghi ha rinviato la decisione, che dipenderà dai dati epidemiologici, a fine settembre. Anche il vertice con i governatori, guidato da Massimiliano Fedriga, si è svolto in un clima sereno.
Inoltre, la proposta di Giorgetti di estendere l’efficacia dei tamponi da 48 a 72 ore, è stata accolta con favore dal governo. Per quanto riguarda, invece, la richiesta di Salvini e dei sindacati, di rendere i tamponi gratuiti, Draghi non si smuove. Tuttavia, ha accettato, su insistenza del ministro Orlando, di diminuirne il costo.
La decisione del premier, dunque, è stata accolta con favore sia dai rappresentanti di Forza Italia, Gelmini, Brunetta e Carfagna, dal segretario del Pd, Enrico letta, da Matteo Renzi, nonché dall’ex premier, Giuseppe Conte. Tutti concordano con quanto affermato dall’immunologo statunitense Anthony Fauci, secondo il quale l’Italia è uno dei Paesi più all’avanguardia del mondo, grazie alla strada intrapresa, con perseveranza, da Draghi.
Infine è opinione comune che l’approvazione del decreto sul green pass obbligatorio, potrebbe dar vita, nuovamente, agli scontri all’interno della Lega. Claudio Borghi è stato l’unico ad esprimere la propria contrarietà ed ha reso noto di voler appellarsi alla consulta, contro l’estensione dell’obbligo del certificato verde. Lo stesso Salvini, però, è intervenuto contro di lui, evidenziando che se il governo impone un obbligo, i politici devono essere i primi a rispettarlo.