Il consiglio di amministrazione del Fondo monetario internazionale ha autorizzato l’aumento delle riserve e delle capacità di prestito dell’istituto, di circa 650 miliardi di dollari, così da andare incontro ai Paesi colpiti dalla pandemia.
L’aumento dovrebbe essere il maggiore per i diritti speciali di prelievo (Dsp), le riserve internazionali che affiancano i governi a proteggere le proprie riserve finanziarie dalle fluttuazioni finanziarie e il Fmi per calcolare prestiti e tassi di interesse.
Tale decisione è stata resa nota da Kristina Georgieva, direttrice generale del Fmi, la quale ha evidenziato che nella giornata di giovedì 8 luglio, il Consiglio ha approvato la proposta avanzata dalla stessa, pari a 650 miliardi di dollari, la più grande nella storia del Fmi. Il fine è di far fronte alle esigenze globali a lungo termine, nel periodo di crisi attuale, considerato il peggiore mai vissuto, dopo la Grande Depressione.
Nel dettaglio, gli obiettivi dell’aumento delle risorse risultano essere:
- Aumentare le riserve e la liquidità di tutti i Paesi membri;
- Creare fiducia;
- Promuovere la resilienza e la stabilità dell’economia mondiale.
In conclusione, se la nuova assegnazione di Dsp otterrà l’approvazione del Consiglio dei governatori, sarà completata entro la fine di agosto.