Le cronache raccontano che è bastato il discorso a reti unificate del presidente Macron, che annunciava ai francesi la norma stringente del “Green Pass”, per far scattare la corsa alle prenotazioni: con un ritmo di 20mila al minuto, nel giro di poche ore il conto ha superato il milione di francesi convinti di colpo che fosse arrivata l’ora del vaccino.
Ma non è l’unico “boom” scatenato dal presidente, a quanto pare. Nei giorni scorsi, raccontano in queste ore i quotidiani francesi, la polizia ha messo le mani su un altro business: i falsi passaporti vaccinali. Al momento, ma l’inchiesta è appena all’inizio, sei persone sono accusate di aver spacciato certificati falsi, venduti attraverso il social “Snapchat”.
L’indagine, condotta dalla squadra di criminalità informatica tra la regione di Lione, la Val-de-Marne e le Yvelines, ha portato all'arresto di quattro membri della rete e due clienti. Il “business” fruttava da 350 a 500 euro per ogni certificato, del tutto identico all’originale e firmato da un vero medico. La banda poteva contare sull’appoggio di una “talpa” interna che lavorava in un centro di vaccinazione nella regione di Lione, a cui spettava il compito di immettere nel registro ufficiale le prenotazioni di circa 20 vaccinazioni al giorno. I clienti non dovevano nemmeno fingere di presentarsi agli appuntamenti, poiché dopo il pagamento attraverso circuiti internazionali come “Paypal”, “Moneygram” o “Western Union”, il complice inviava loro via email delle vere credenziali con un codice QR valido, ottenuto grazie alla registrazione dei pazienti nel database ufficiale.
Al momento, circa 400 acquirenti sono stati identificati dalla polizia, anche se gli investigatori si aspettano una cifra di due o tre volte superiore, secondo una fonte giudiziaria.
Ma non mancano le polemiche, visto che il complice interno era già stato arrestato per aver falsificato test di gravidanza e tamponi molecolari, e tutti si chiedono come sia stato possibile assegnarlo nuovamente ad un ruolo come quello.
Le perquisizioni hanno portato alla scoperta di 25.000 euro in contanti, timbri di medici e ospedali, così come di centinaia di certificati di vaccinazione in bianco e già timbrati. Delle sei persone coinvolte, due sono ai domiciliari, mentre le altre quattro sotto sorveglianza giudiziaria. Rischiano due anni di galera e una sanzione che può arrivare a 45mila euro.
“Si tratta di atteggiamenti inqualificabili”, ha commentato a France Info il dottor Mourgue, vice-presidente dell’Ordine dei Medici, aggiungendo che le sanzioni per un medico “possono andare dal richiamo alla radiazione”. Sdegnata anche la reazione del ministero della Salute, che ha garantito di “seguire con attenzione il caso e di aver richiesto ulteriori controlli alle Agenzie regionali della salute e i centri di vaccinazione”.
Secondo quanto indicato da Macron, da domani il pass sanitario diventa obbligatorio per poter accedere a eventi, cinema e teatri, con un passaggio ulteriore che scatterà il 1° agosto, quando la misura sarà estesa a bar, ristoranti, treni, aerei e mezzi pubblici.
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