Secondo quanto emerge da uno studio realizzato dalla “Hargreaves Lansdown”, quasi un quarto delle famiglie più ricche del Regno Unito non possiede risparmi sufficienti per coprire una spesa improvvisa.
Si parla di una fetta consistente, pari al 23% di famiglie con un reddito di 100.000 sterline all’anno (116mila euro circa), tecnicamente non in grado di pagare un conguaglio della bolletta elettrica, far riparare un’auto, sostituire una caldaia o sopravvivere per almeno tre mesi ad un licenziamento improvviso utilizzando i propri risparmi.
Non cambia molto neanche salendo in possibilità economiche, fra coloro che guadagnano oltre 150.000 sterline (174mila euro), di cui il 12% denuncia di non avere risparmi sufficienti per far fronte alle raccomandazioni dei gestori patrimoniali, che consigliano al le persone in età lavorativa di assicurarsi risparmi per almeno 3.000 sterline, sufficienti far fronte da tre a sei mesi di situazioni improvvise. La ricerca, piuttosto sorprendente, racconta invece che il 51% delle famiglie benestanti britanniche non raggiunge l’obiettivo, spesso per via di stili di vita costosi, con case più grandi che necessitano di manutenzione, auto più costose e rette di scuole private. Ma mentre all’inizio tutto questo può sembrare un lusso, con il tempo diventano necessità che non possono essere tagliate, riducendo la possibilità di mettere da parte denaro per le emergenze.
Sarah Coles, analista di finanza personale della Hargreaves Lansdown, suggerisce che il primo passo è dettagliare ogni spesa. Un semplice diario da aggiornare quotidianamente permette di visualizzare ogni uscita e decidere quali è possibile tagliare. “Dalla mia esperienza, alcuni insistono per non tagliare alcuna spesa, ma molte più persone capiscono dove sono le falle e scelgono di mantenere solo l’essenziale”.
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