Ignoranza, avidità e truffa, sono le tre parole che identificano il risultato dell’indagine svolta dal centro studi del sindacato bancario UILCA (Uil, Credito, Esattorie e Assicurazioni), che è l'organizzazione Sindacale della Uil che riunisce le lavoratrici e i lavoratori che operano nel settore del credito, finanziario, delle concessionarie esattoriali, delle assicurazioni e autorità.
In pratica 1.487.000 investitori, in 25 episodi di malafinanza dal 2001 fino al 2024, hanno sperperato più di 52,7 miliardi di euro, con ricadute e costi sociali che non sono più sostenibili.
Un vero disastro finanziario – Lo studio della UILCA ha analizzato 25 casi di malafinanza dal 2001 al 2024, dal crack dei Tango bond fino al caso The Rock Trading, mettendo in evidenza dei numeri sconvolgenti: più di 52,7 miliardi di euro bruciati e quasi 1 milione e mezzo di investitori inconsapevoli coinvolti. Molti di questi, vittime di una vera e propria truffa, ma la maggior parte, vittime della loro stessa ignoranza. L’indagine, infatti, evidenzia come la causa principale di questo disastro sia da imputare alle scarse competenze degli investitori.
Ignoranza finanziaria – Il rapporto DOXA, EDUFIN INDEX 2023, sull’educazione finanziaria, ha coinvolto un campione di 3.700 intervistati per indagare il livello dell’educazione finanziaria nel nostro Paese.
Il rapporto ha confermato che, in Italia, il livello di educazione finanziaria non raggiunge la sufficienza, ed è al di sotto della media degli altri paesi europei. “Gli italiani tendono ad adottare atteggiamenti molto prudenti nei confronti del mercato finanziario. I gruppi più informati sono i cittadini del nord Italia, sopra i 35 anni. I soggetti più fragili in materia sono invece i giovani, i nuovi italiani, e la parte femminile: in Italia 4 donne su 10 non hanno un conto personale. A parità di occupazione, la differenza salariale è del 15-20%. Il tema femminile risulta così importante perché è estremamente legato anche al livello di emancipazione. Già nel mercato del lavoro si osserva una grande disuguaglianza di genere, così come nella gestione della finanza personale”.
Allo stesso risultato arriva anche un'indagine condotta dalla Banca d'Italia da cui emerge che il punteggio complessivo di alfabetizzazione finanziaria degli italiani è passato dal 10.2 nel 2020 al 10.6 nel 2023 - su una scala da 0 a 20 – ma a rimanere penalizzate continuano ad essere le donne e i più giovani tra i 18 e 34 anni. Inoltre, l’ultimo rapporto della Consob ha evidenziato come le donne si allontanano dalla finanza perché risultano essere più vulnerabili sul fronte emotivo, maldisposte al rischio e in cerca di esagerata sicurezza nelle scelte di investimento. Preferiscono quindi non occuparsi di finanza, infatti, circa il 30% di loro è completamente disinformata sulla propria condizione finanziaria.
Perché si parla di “yoga finanziario”? – Lo “yoga finanziario” punta ad armonizzare gli aspetti materiali della vita, tra cui il denaro, con quelli più personali e spirituali. Fonde, quindi, l'aspetto materiale del denaro alla ricerca della ricchezza interiore, ribaltando l'idea che siano i soldi a fare la felicità quando, invece, è la felicità a generare ricchezza. È quindi una pratica che punta a mantenere un equilibrio tra guadagno, gestione del denaro e realizzazione personale. La meditazione infatti potrebbe essere una leva valida per coinvolgere l'universo femminile in ambito finanziario aumentando la consapevolezza di sé, abbassando i livelli di stress e riducendo le tensioni.
Gli esperti hanno evidenziato che, in ambito finanziario, il più grande ostacolo è la propria mente, poiché sono diffuse convinzioni limitanti legate a una scarsa educazione finanziaria. Tra le convinzioni più comuni possiamo sottolineare il “Non ci capisco niente” oppure “È troppo difficile, non fa per me”, o ancora “Investire è solo per ricchi”. Spopola, infatti, la convinzione che la finanza sia una materia complessa quando in realtà non richiede chissà quali abilità matematiche, e magari i ricchi diventano tali proprio perché hanno saputo gestire sapientemente le loro finanze. Spesso si tratta solo buona volontà e semplice buonsenso, disciplina e una conoscenza di base dei principi finanziari.
Cosa fare per acquisire consapevolezza finanziaria? – Per acquisire competenze e consapevolezza finanziaria bisogna formarsi e cambiare anche le proprie semplici abitudini. Di seguito cinque consigli utili forniti dagli esperti e destinati proprio a tutti e tutte:
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Formazione – La formazione è indispensabile per la creazione di una consapevolezza finanziaria, naturalmente stiamo parlando di una conoscenza degli elementi di base della finanza per strutturare un piccolo piano di investimento sufficiente per raggiungere i propri obiettivi. Insomma studiate, studiate e aggiornatevi, non serve uno scienziato.
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Risparmio – Il consiglio è di risparmiare una quantità di denaro sufficiente a coprire dai 3 ai 6 mesi di spese quotidiane (un fondo di emergenza accessibile) e piccoli investimenti. Per aiutarvi a risparmiare leggete il punto successivo.
- Budgeting – Molto importante è creare un piano di spesa che tenga sotto controllo sia le entrate che le uscite, assegnando un budget massimo da dedicare a ogni categoria di spesa e cercando di rispettarlo. Si possono utilizzare applicazioni di budgeting o semplicemente un foglio di calcolo per tenere traccia di tutte le uscite: dal semplice caffè al bar alla rata del mutuo. Questa abitudine aiuterà a identificare le aree in cui si spende troppo e dove si potrebbe iniziare a risparmiare.
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Obiettivi - Per poter raggiungere determinati risultati è necessario fissare degli obiettivi chiari, concreti e misurabili a breve, medio e lungo termine fondamentali per restare concentrati e motivati. Una volta raggiunto il primo obbiettivo vi renderete conto che è possibile e sarete invogliati a proseguire.
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Investire - Iniziare a investire anche piccole somme può essere molto positivo e remunerativo se ci si affida alla “magia” degli interessi composti. Molto importante sarà informarsi sulle diverse opzioni di investimento e scegliere quella o quelle che sono più vicine ai propri bisogni, obiettivi e rischi. Mi raccomando valutate accuratamente i rischi anche con l’aiuto di un consulente.